Rassegna, 14 maggio 2013
Muore Lutring, il bandito diventato artista
• Luciano Lutring, il «solista del mitra», è morto domenica notte all’ospedale di Verbania, sul Lago Maggiore, in seguito ai postumi di una caduta che hanno aggravato una malattia da cui era purtroppo già segnato. Foschini (Cds): «Aveva 75 anni, interamente spesi a vivere e in realtà risorgere più volte: dopo una gioventù fatta di duecento rapine tra Italia e Francia, una prima moglie Yvonne che ne condivise fughe e latitanza, il sanguinoso arresto a Parigi cui nel ’65 sopravvisse per miracolo, la successiva minaccia della ghigliottina prima e poi dodici anni di galera (dei ventidue inflittigli) chiusi dalla duplice grazia dei presidenti Georges Pompidou e Giovanni Leone, e da lì in avanti l’archiviazione del passato e la scoperta di saper dipingere migliaia di tele e scrivere gialli e non solo, di poter essere un “testimone” anche televisivo e in qualche modo educativo, per ripetere ai giovani “non siate quel che ero”. Abbastanza «personaggio», insomma, da ispirare direttamente almeno due film (Svegliati e uccidi di Carlo Lizzani, Lo zingaro con Alain Delon) e un’infinità di altri sul tema. Ma anche “persona“ al cento per cento: amico di artisti e poeti, corrispondente dal carcere con Sandro Pertini, padre delle due gemelle Katiusha e Natasha avute dalla seconda moglie Flora, le quali hanno dato la notizia della sua morte affidandola ieri al profilo Facebook su cui Lutring contava 2.929 amici».