Rassegna, 10 maggio 2013
Grillo ai parlamentari M5s: niente cresta sulla diaria
• Beppe Grillo ha incontrato per oltre due ore alla Camera i parlamentari del Movimento 5 Stelle per discutere di soldi, diaria e spese non rendicontate. Niente diretta streaming, solo una diretta Twitter censurata nei punti più delicati. All’inizio è partito duro, annunciando la pubblicazione sulla rete dei dissidenti, una vera e propria black list: «Non si fa la cresta su quello che non è rendicontato». Dopo le proteste di molti eletti, ci ha ripensato: «Non ci saranno né liste nere né liste grigie». [Trocino, Cds]
• I parlamentari 5 stelle hanno firmato l’impegno di tenere solo metà dell’indennità base, quindi cinquemila euro lordi, di non incassare l’assegno di fine mandato e di rendicontare il resto delle spese, per cui hanno rimborsi che si aggirano sugli 8.400 euro netti al mese. Nel sondaggio chiuso domenica scorsa la maggior parte chiedeva che la restituzione del non rendicontato fosse volontaria. [Cuzzocrea, Rep]
• Il caso di Antonio Venturino, vicepresidente dell’Assemblea Regionale siciliana cacciato dal M5s perché ha deciso di tenersi tutto lo stipendio. «È un pezzo di merda», ha detto di lui Grillo. [Trocino, Cds]
• Grillo, arrivato in Parlamento su una Kia bianca. Lo ha accompagnato Filippo Pittarello, della Casaleggio Associati. Si era perso e non trovava la strada per Montecitorio e ha chiesto aiuto a un tassista. [Trocino, Cds]
• Rizzo (Cds) sul tema Grillini e soldi: «Se non proprio l’ombelico del mondo, di sicuro la diaria è diventata per il M5S l’ombelico del Parlamento. Nel Palazzo i “cittadini” si chiedono smarriti quanto sia lecito spendere senza doversi per forza ritrovare come squattrinati “universitari fuorisede”, come un giorno ha confessato un anonimo grillino alla giornalista dell’Ansa Francesca Chiri. I 32 euro a notte che il capogruppo al Senato Vito Crimi spende per dividere con il suo collaboratore una stanza in un alberghetto dietro alla stazione sono una cifra congrua? Il dibattito s’infuoca. E quando la storia comincia a scottare e i giornalisti a fare domande, è proprio Crimi che si deve assumere il compito di giustificare le inevitabili reticenze in una conferenza stampa: “Abbiamo deciso di rimandare la rendicontazione della diaria a quando avremo in mano le prime buste paga”. Una conferenza stampa...».