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 2013  maggio 08 Mercoledì calendario

Nave abbatte la torre dei piloti: morti e dispersi nel porto di Genova • Letta convoca i ministri in un’abbazia • Un italiano su due percepisce l’Europa come uno svantaggio • Consumi a picco • L’obeso che sogna la Casa Bianca • Secondo la Bibbia degli psichiatri siamo tutti pazzi


Genova Tragedia nel porto di Genova. Poco dopo le undici di ieri notte la Jolly Nero degli armatori Messina si è schiantata contro la torre piloti, al molo Giano. Non è chiaro cosa abbia provocato lo scontro, forse un’avaria. La nave era in manovra e avrebbe colpito la torre con il fianco sinistro della poppa: la struttura della torre piloti (simile alla torre controllo degli aeroporti) si è inclinata di quarantacinque gradi, poi è crollata di schianto, in parte in mare in parte sul molo. Si tratta di una colonna in cemento alta alcune decine di metri sormontata da una «cabina» quasi interamente in vetro. I piloti del turno di notte, rimasti intrappolati nel crollo, sono tutti finiti in mare. Recuperati, dopo mezzanotte, tre cadaveri. Altri sei piloti, tratti in salvo con fratture multiple, ricoverati all’ospedale Villa Scassi. Sette i dispersi.

Convento 1 Enrico Letta, con un tweet, domenica e lunedì prossimi ha convocato i ministri in un ritiro di 24 ore, in un’abbazia in Toscana, «per programmare, conoscersi, fare spogliatoio. Ognuno paga per sé». Più tardi Palazzo Chigi ha aggiunto i dettagli: andranno solo i componenti del governo, senza staff o collaboratori, l’accenno al pagamento non era un scherzo, hanno tutti le risorse per pagarsi due giorni in un ex convento con mille anni di storia, che per secoli ha ospitato monaci e custodito tradizioni e che oggi, ristrutturato in modo molto sobrio, ospita di solito eventi, mostre, seminari, sfilate, spettacoli ecc. «Visto che i gruppi parlamentari, del Pd e del Pdl, fanno fatica ad andare d’accordo, l’intento del premier è quello di difendersi“ con la definizione di una squadra di governo il più possibile affiatata e armoniosa, poco propensa alle polemiche, alle dichiarazioni estemporanee. Team building, amano dire gli americani, di un processo che di solito è aziendale; in questo caso, mutuato in un contesto istituzionale, significherebbe offrire all’esterno poche occasioni di polemica e l’immagine di un esecutivo che muove in un’unica direzione. Di sicuro si farà il punto sull’agenda di governo e sulle risorse necessarie per metterla in pratica: Letta ha bisogno di una squadra affiatata ma anche necessità di conoscere lui stesso, meglio, i suoi ministri. Come per i ritiri della nazionale, a proposito di metafore calcistiche, ci saranno dei punti stampa a scadenza fissa: a Palazzo Chigi si stanno attrezzando per trasmetterli in streaming, per raggiungere tutti e offrire il massimo della condivisione in termini di comunicazione» (Marco Galluzzo Cds).

Convento 2 L’ex convento, a Spineto in provincia di Siena, circondato da 800 ettari di parco, dispone di 98 camere (88 doppie e 10 singole) distribuite tra l’abbazia e gli undici antichi poderi della tenuta, «accuratamente restaurati e dotati di ogni comfort», si legge sul sito (ibidem).

Europa Il 53% degli italiani non percepisce più l’appartenenza alla Ue come un’opportunità, ma come uno svantaggio. E un italiano su due teme che in futuro non sarà in grado di garantirsi «condizioni di vita dignitose». Lo dice l’indagine Ipsos-Publicis “Gli europei e la fine della crisi” commissionata da La Stampa e altri cinque quotidiani europei (Tonia Mastrobuoni, Sta).

Consumi L’indicatore dei consumi di Confcommercio registra per i primi tre mesi di quest’anno un calo dei consumi del 4,2%. Nel solo mese di marzo la flessione è apparentemente un po’ più contenuta, -3,4% (-0,1% rispetto a febbraio), ma si tratta comunque di un calo che riporta i consumi ai livelli del 2000. Il dato più preoccupante emerge quando si guarda, nel dettaglio, a quello che gli italiani sono costretti a tagliar, per far quadrare i conti: non solo le spese voluttuarie (-5,6% per “beni e servizi ricreativi”, -8,5% per i trasporti, -2,8% per “alberghi, pasti e consumazioni fuori casa”, -2,4% per “beni e servizi per la cura della persona”, -2,7% su “beni e servizi per la casa”, -1,8% per abbigliamento e calzature) ma anche la spesa per il cibo: -3% a marzo secondo l’indicatore Confcommercio, mentre dall’ultima rilevazione Istat emergeva a febbraio un calo degli acquisti di beni alimentari del 4% (Rosaria Amato, Rep).

Obesi 1 Il governatore repubblicano del New Jersey Chris Christie, peso variabile tra i 140 e i 150 chili, ha svelato che il 16 febbraio s’è fatto il bendaggio gastrico per dimagrire. Christie ha precisato che l’operazione non ha nulla a che vedere con una sua possibile candidatura alla Casa Bianca 2016 («Ho da poco compiuto 50 anni, guardo a mia moglie e ai miei quattro figli e voglio esserci per loro») ma in America nessuno sembra credergli. E il fatto che abbia scelto di andare sotto i ferri del chirurgo proprio nel week end del «Presidents Day» viene vista come una scelta scaramantica (Alberto Flores D’Arcais, Rep).

Obesi 2 Una settimana prima Christie aveva scherzato al Late Show di David Letterman (che lo ha spesso preso di mira) e quando il conduttore aveva quasi urlato «voglio Christie candidato, fatti avanti grassone», lui si era seduto iniziando a mangiare ciambelle fritte (ibidem).

Obesi 3 L’ultimo presidente ciccione risale a cent’anni fa, quando venne eletto William Howard Taft, 150 chili circa (ibidem).

Pazzi 1 Sta per uscire la quinta edizione del Dsm (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), ovvero la “Bibbia della psichiatria”. Utilizzato da più di mezzo secolo per la diagnosi nella pratica clinica quotidiana, il Dsm-V cataloga adesso oltre 400 disturbi psichici più o meno gravi. Non è solo la quantità che scatena polemica, ma alcune delle nuove patologie descritte con sintomi che molti di noi potrebbero riconoscere.«Metà dei francesi scopriranno di avere turbe psichiche», ironizza Patrick Landman, autore di Tristesse Business, saggio per denunciare il “disease mongering”, l’incremento di malattie mentali attraverso il Dsm con lo scopo di favorire l’industria farmaceutica. Lo psicanalista e psichiatra francese guida in patria la protesta degli esperti, sintetizzata con una domanda in prima pagina del Parisien qualche giorno fa: «Siamo tutti pazzi?». Nel Dsm aggiornato, in uscita il 20 maggio, compare ad esempio il disturbo di “iperfagia incontrollata” per chi mangia troppo spesso un alimento come la cioccolata. le donne che hanno sbalzi d’umore una volta al mese potrebbero essere affette da “disturbo disforico premestruale”, quelle che curano ossessivamente la propria pelle soffrono di “skinpicking”, eccetera (Anais Ginori, Rep).

Pazzi 2 Il manuale, pubblicato la prima volta nel 1952 (allora c’erano solo 60 patologie), nei decenni successivi ha avuto il merito di coniare una terminologia condivisa, seguendo le evoluzioni della società: nel 1973 fu finalmente eliminato il riferimento all’omosessualità come patologia psichica. Nella quinta edizione, frutto di un lungo scambio di opinioni nella comunità scientifica, è stata introdotta la dipendenza psicologica non legata a sostanze, come il gioco d’azzardo (ibidem).

Pazzi 3 Lo psichiatra newyorchese Allen Frances ha contribuito alla precedente edizione del manuale per poi dissociarsi. Dopo la pubblicazione del Dsm-IV, nel 1994, sostiene infatti Frances, i casi di disturbi bipolari sono raddoppiati, mentre quelli di autismo sono stati moltiplicati per venti. In realtà, osserva lo psichiatra americano, non sono i casi ad aumentare ma le diagnosi, proprio a causa dell’ampiezza del sistema di catalogazione. Un altro “pentito” è il francese Boris Cyrulnik, che aveva partecipato alla terza edizione. Studioso del concetto di “resilienza”, lo psichiatra ora sostiene: «Non possiamo pensare di curarci solo perché qualcosa nella nostra vita va storto» (ibidem)

(a cura di Roberta Mercuri)