Rassegna, 7 maggio 2013
Letta a Madrid da Rajoy: basta austerità
• Enrico Letta è volato a Madrid per incontrare il premier spagnolo Mariano Rajoy e ha detto che, se l’Unione europea non comincia a favorire la crescita, oltre che ad imporre tagli, la rabbia dei cittadini esploderà e le elezioni del 2014 saranno una catastrofe. «La crescita dei movimenti politici antieuropei riguarda tutti, Germania compresa. I cittadini non vedono un’Europa utile per la vita quotidiana e se dal Consiglio europeo di giugno uscisse una conclusione burocratica, routinaria e formale, si creerebbero le condizioni perché alle elezioni del 2014 vincano i partiti antieuropei. Rischiamo di avere il Parlamento europeo più antieuropeo che ci sia mai stato...». Scrive la Guerzoni sul Cds: «Dietro i toni formali e le scarse concessioni reciproche al cameratismo la sostanza c’è, l’accordo è solido su due fronti strategici. Il primo è la realizzazione dell’Unione bancaria, mal digerita dai tedeschi: “Non è possibile che l’Unione bancaria, già decisa, non venga applicata. Così l’Europa non è più credibile”. Il secondo è la disoccupazione giovanile, un problema “insostenibile” che sarà affrontato con una task force congiunta, formata dai ministri del Lavoro e dello Sviluppo dei due governi. Roma conta su Madrid per rinsaldare e rendere visibile l’asse mediterraneo, così da poter contrastare più energicamente le pretese rigoriste del fronte germanico-carolingio».
• Enrico Letta, che ha parlato a tratti in uno spagnolo fluente. [Guerzoni, Cds]