Rassegna, 6 maggio 2013
Letta in tv da Fazio, stile garbato e misurato
• Il commento di Ceccarelli (Rep) sull’apparizione tv di Letta: «Gradevole la voce, con leggere intonazioni toscaneggianti. Linguaggio civile, in linea di massima, e appropriato, efficace l’aggettivo “balordo” a proposito della legge elettorale, più discutibili “l’Italia non vuole sbracare” e quel “cantierabile” che sa di berlusconese. Quel che si era chiaramente preparato a dire, tipo che non si aspettava la chiamata e che stava “accompagnando i miei bambini a scuola”, o quel murale di Pisa che contiene le differenze e quindi andrebbe bene per il Pd, l’ha detto bene, appunto, come qualcosa di naturale e spontaneo — e ci si sente maligni, ma non si torna indietro dalla convinzione che in questi casi i politici recitano una parte. Sorvegliato anche nei gesti: diverse enumerazioni con la mano, che a un certo punto ha portato sul petto – dire sul cuore sarebbe infatti dire troppo. E tuttavia il clou del body language si è avuto alla fine, quando impegnandosi a non far tagli a cultura ricerca e istruzione – “mi dimetterò” ha detto, il temerario — si è messo due dita a croce sulle labbra, ed è stato il massimo della “trasgressione”».
• «Ha la faccia da pediatra» (Luciana Littizzetto su Letta). [Ceccarelli, Rep]
• Secondo l’ultimo sondaggio Swg Enrico Letta è il politico più amato dagli italiani, con il 60% dei gradimenti. Subito dopo, Matteo Renzi. [Feltri, Sta]