Rassegna, 30 aprile 2013
Per l’attentatore Preiti l’accusa è triplice omicidio
• I pubblici ministeri, che oggi depositeranno la richiesta di convalida al gip, contestano a Preiti il tentato triplice omicidio. Non solo quello dei due carabinieri feriti, ma anche quello di un terzo militare, il vice brigadiere Marco Murrighile, che sarebbe stato sfiorato da una pallottola che ha trapassato il suo giubbotto di servizio. È stato lui uno di quelli che si sono buttati su Preiti per fermarlo. Vincenzi (Rep): «Un’accusa in più che complica ulteriormente la posizione dell’indagato, emersa dopo l’analisi dei filmati della telecamera di via dell’Impresa, che ha ripreso nel dettaglio tutta la scena. La pistola puntata vicinissima al viso, i militari che cadono, la baruffa per bloccarlo. Immagini che non hanno lasciato alcun dubbio al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e al pm Antonella Nespola: Preiti voleva uccidere. Tre persone. Un gesto inspiegabile ma che, la procura non ha dubbi, non dipende da patologie: non si farà alcuna perizia psichiatrica. Per i pm non ce ne è bisogno: Preiti era lucido, sapeva ciò che faceva. Non sa spiegarne il motivo, forse a far traboccare il vaso era stata una multa perché la macchina non era assicurata, ma era consapevole».