Rassegna, 26 aprile 2013
Albertazzi: Anna Proclere mi chiese di aiutarla a morire
• Albertazzi ricorda che negli ultimi tempi Anna Proclemer «mi aveva chiesto più volte di aiutarla a morire. Non sopportava il decadimento dei suoi sensi, non ci vedeva più bene, non sentiva più bene... Il desiderio di farla finita, come il suo amico Lucio Magri. Io sono favorevole all’eutanasia, ma nel suo caso non la ritenevo giusta, perché la testa di Anna funzionava ottimamente, era presente, era viva e attiva. Era il suo corpo che non rispondeva più... Così cercavo di distoglierla, la portavo fuori a cena, la divertivo con i tanti pettegolezzi del nostro ambiente». [Costantini, Cds] «Io anarchico e lei rigorosa» (Albertazzi sulla Proclemer). [Tamburrino, Sta]