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 2013  aprile 25 Giovedì calendario

Breve ritratto di Enrico Letta • Se prestasse giuramento, il quaranteseienne Enrico Letta sarebbe il terzo premier italiano più giovane della storia della Repubblica • In Italia nel 2012 la disoccupazione giovanile ha toccato la punta record del 35,5 per cento • Gli americani che ricominciano a lavorare dopo i 65 anni • Secondo Papa Francesco lo Ior è «necessario fino a un certo punto» • Arrestato Belsito • Chador su due statue greche in mostra in Qatar


Letta 1 Breve ritratto di Enrico Letta, scelto da Napolitano per formare il nuovo governo (lui ha accolto l’incarico con riserva). Pisano, classe 1966, sposato con la giornalista Gianna Fregonara, tre figli (Giacomo, Lorenzo e Francesco), cattolico convinto, una gioventù in parrocchia. Tifoso del Milan, grande giocatore di subbuteo. Passioni: Dylan Dog, Franco Battiato, Vasco Rossi, Zucchero, i Dire Straits, Elio e le Storie Tese. E ancora: Massimo Troisi e Carlo Verdone ma anche tutto Steven Spielberg o il Ridley Scott di Blade Runner. L’interesse per la politica gli è nato seguendo i “Faccia a faccia” di Giovanni Minoli per Mixer. Infanzia a Strasburgo: suo padre Giorgio, docente di matematica e accademico dei Lincei, a Strasburgo è in quel periodo titolare di cattedra (Paolo Conti, Cds). [Sull’argomento eggi anche il Fatto del giorno]

Letta 2 Laureato in Diritto internazionale all’Università di Pisa, nel 1989 entra come ricercatore all’Arel (l’Agenzia di ricerche e legislazione che per anni fu catena di trasmissione e di collegamento tra l’universo della Dc e il mondo dell’impresa e del lavoro). Nel 1991 è presidente dei Giovani democristiani europei. Due anni dopo, con il governo Ciampi dell’aprile 1993, è già alla Farnesina come capo della segreteria di Beniamino Andreatta, titolare degli Esteri. Gli italiani si accorgono di lui nel 1997, quando Franco Marini lo nomina - con Dario Franceschini - vicesegretario del Ppi. Nel 1998 toglie ad Andreotti il primato di ministro più giovane (35 anni) nella storia della Repubblica italiana: D’Alema, arrivato a palazzo Chigi, lo insedia a 32 anni alle Politiche comunitarie (ibidem).

Due Letta 1 Enrico Letta è nipote di Gianni, collaboratore principe di Silvio Berlusconi.

Due Letta 2 «C’è un sottosegretario a nome Letta/ che fa trasloco con un po’ di fretta./ Lasciar deve la stanza/ al nuovo che s’avanza:/ un sottosegretario a nome Letta» (Stefano Bartezzaghi nella primavera del 2006, quando Berlusconi dovette lasciare Palazzo Chigi a Prodi e lo zio del centrodestra passò ufficialmente il ruolo e le consegne al nipote del centrosinistra) (Filippo Ceccarelli, Rep).

Giovani 1 Se alla fine prestasse giuramento, coi suoi 46 anni (e 8 mesi) Enrico Letta sarebbe il terzo premier italiano più giovane della storia della Repubblica, dopo Giovanni Goria, incaricato nell’87 a 44 anni, e Amintore Fanfani, a Palazzo Chigi nel ’54 a 45 anni. Nella classifica dei presidenti del Consiglio, al podio dei primi tre seguono Aldo Moro (1963, 47 anni), Bettino Craxi (1983, 49 anni e 5 mesi) e Massimo D’Alema (1988, 49 anni e 6 mesi).

Giovani 2 In Europa è Malta che vanta il primato del primo ministro più giovane: Joseph Muscat, 39 anni. Al secondo posto la Romania, con il quarantenne Victor Ponta. Terzo e quarto posto per la Finlandia con Jyri Katainen, 41 anni e 6 mesi, e la Lettonia, con Valdis Dombrovskis, 41 anni e 8 mesi. Il quinto posto è per la Repubblica di Macedonia: Nicola Gruevski ha 42 anni. Seguono, al sesto, il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte, 46 anni e 2 mesi, la danese Helle Thorning-Schmidt, 46 anni e 4 mesi, il croato Zoran Milanovic, 46 anni e 6 mesi (nato il 30 ottobre), il britannico David Cameron, 46 anni e 6 mesi (nato il 9 ottobre) e in decima posizione Enrico Letta. La palma del più anziano d’Europa è per l’islandese Jóhanna Sigurðardóttir, 70 anni.

Giovani 3 Secondo l’Istat negli ultimi trentacinque anni il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è salito dal 21,7% del 1977 al 35,3% dell’anno scorso. Erano uno su cinque, sono uno su tre.

Vecchi 1 Retirementjobs.com, letteralmente “posti di lavoro per pensionati”, fondato da Tim Driver nel 2005, è uno dei siti di collocamento professionale più in crescita. Il New York Times ha già coniato un neologismo: “Un-retire”. Come dire “spensionarsi”: ritirarsi dalla pensione. Per intraprendere una seconda vita professionale dopo i 65, magari i 70 anni. Usa Today, che vista la rapida crescita di questo nuovo mercato del lavoro ha lanciato un’ inchiesta dal titolo “Consigli pratici per candidati all’assunzione coi capelli grigi”, scrive: «Sembra un ossimoro, ma un numero crescente di americani decide di continuare a lavorare negli anni della pensione». E così la più potente lobby d’America, l’Aarp (che nacque come l’associazione dei pensionati ma oggi organizza una vasta schiera che vai dai 50 anni in su) ha stilato una mappa dei settori di attività più accoglienti verso chi ha i capelli grigio-bianchi. In testa ci sono la distribuzione, la scuola, la sanità. Sono tutti settori dei servizi, che hanno due caratteristiche: si prestano ad orari di lavoro flessibili; attribuiscono importanza alla qualità del rapporto umano, del contatto con l’utente (Federico Rampini, Rep).

Vecchi 2 Il caso di Dory Brinker, 70 anni: nel corso della sua vita lavorativa è stata maestra, ha creato anche una sua scuola per formare infermieri, e ha avuto tre figli. Oggi segue un corso universitario al Cape Cod Community College, per imparare ad assistere malati di alcolismo e tossicodipendenti. Ha già trovato un lavoro a part-time in un centro di accoglienza per le vittime dell’alcolismo e altre dipendenze (ibidem).

Ior Dopo la messa di ieri mattina, Papa Francesco ha detto che lo Ior è «necessario fino a un certo punto». Una battuta che si presta a varie interpretazioni, sulle scelte del pontefice che desidera «una Chiesa povera e per i poveri» girano le ipotesi più disparate: dalla chiusura tout court dello Ior al Papa che se ne libera cedendolo «in futuro» a un istituto bancario esterno. Di là dalle voci, comunque, nulla è deciso, il gruppo di otto cardinali da tutto il mondo scelto da Francesco per studiare la riforma della Curia si riunirà in ottobre.

Yacht Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio, arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Dalle carte della Procura di Milano è spuntato anche uno yacht da 2,5 milioni comprato da Belsito per Riccardo, primogenito del padre della Lega Umberto Bossi.

Nudi 1 Il viceministro della Cultura greco Costas Tzavaras, arrivato a Doha, in Qatar, per l’inaugurazione della mostra itinerante Olimpia: mito, culto e Giochi (aperta fino a giugno), è rimasto senza parole quando ha visto che due delle statue erano state coperte con chador neri come quelli indossati dalle donne del piccolo Paese islamico. Non si trattava di sculture femminili: la Nike, per esempio, con il seno scoperto e la sua tunica aderente era stata lasciata bene in vista insieme ad altri nudi. A risultare offensivi, invece, i genitali di due atleti maschi (il primo risale al VI secolo a.C. e il secondo è la copia romana di una statua greca). Davanti a questa operazione di censura, che ricorda le «braghe» dipinte sia ai beati che ai dannati del Giudizio Universale da Daniele da Volterra (detto appunto il «Braghettone») e le foglie di fico imposte a tante altre opere dopo il Concilio di Trento, i greci si sono arrabbiati. Anche se, per mesi, Atene aveva corteggiato lo sceicco di Doha, che a gennaio ha investito un miliardo di euro nelle piccole e medie imprese greche schiacciate dalla crisi, a marzo ha comprato sei isole nel mar Ionio (8,5 miliardi) e vorrebbe anche ospitare i Giochi Olimpici, il viceministro s’è impuntato contro la «mancanza di rispetto nei confronti delle statue» e ha insistito che la mostra andava esposta per intero oppure per niente. Alla fine, per risolvere l’impasse, i due atleti «incriminati» sono stati infilati negli scatoloni e rispediti ad Atene (Viviana Mazza, Cds).

Nudi 2 Il David di Michelangelo che nell’Inghilterra vittoriana fu reso presentabile da una foglia di fico di mezzo metro, in una puntata dei Simpson viene vestito con i jeans dai turbati abitanti di Springfield, e nel paesino giapponese di Okuizumo gli abitanti vorrebbero mettergli le mutande «per il bene dei bambini» (ibidem).

(a cura di Roberta Mercuri)