Rassegna, 23 aprile 2013
I grillini non applaudono Napolitano
• Gli unici impassibili sono i grillini. Che rimangono sempre seduti e non battono mia le mani, «anche se talvolta gli è scappato. Marta Grande si è alzata ad applaudire l’ingresso di Napolitano. Il tremendo Vito Crimi s’è quasi infiammato alle parole sulla mancanza di trasparenza e di moralità nella classe politica: ha ceduto all’istinto per un paio di secondi, poi s’è guardato attorno per verificare di essere passato inosservato, e ha riposto le braccia sul banco». [Feltri, Sta]
• Seduto sotto Napolitano il governo Monti al completo. Sulle tribune, un paio di cardinali, un paio di generali, Franco Marini molto attento e incline all’applauso. Sopra Napolitano tutto lo staff del Quirinale, un po’ defilata la moglie Clio. [De Gregorio, Rep]
• Silvio Berlusconi, entusiasta delle parole di Napolitano. «Che discorso straordinario, il migliore mai sentito in vent’anni di politica». Poi esce dall’emiciclo e per quasi un’ora si concede a giornalisti e telecamere di tutte le dirette tv in corso E attacca i grillini: «Burattini che prendono ordini da uno squilibrato. Sono analfabeti della democrazia». [Lopapa, Rep]
• Anche Pier Luigi Bersani in Aula. Tante pacche sulle spalle e strette di mano per lui. A fine seduta commenta solo: «Napolitano ha detto quel che voleva dire».
• Bersani, che chiede a un commesso di Montecitorio se il suo studio da leader di coalizione sia ancora agibile. [Bertini, Sta]