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 2013  aprile 09 Martedì calendario

Biografia di Alessandro Mannarino

• Roma 23 agosto 1979. Cantautore. «Un personaggio surreale e difficilmente inquadrabile. Un incrocio fra Gabriella Ferri e Manu Chao, che richiama anche personaggi come Stefano Rosso o la follia inventiva di un Capossela. Romano cresciuto a San Basilio, è un cantastorie, e per certi versi, un moderno erede di Trilussa. Lo spirito è metropolitano, mentre racconta storie strampalate di carcerati, pagliacci, prostitute, campi nomadi e barboni» (Mario Luzzatto Fegiz) [Cds 5/4/2009]. «Un po’ guarda alla tradizione gitana, un po’ al folk dei Cinquanta» (Marinella Venegoni) [Sta 21/4/2009].
• «Mio nonno partigiano mi ha tirato su con i versi di Trilussa. Da bambino scrivevo poesie, però è la musica che mi ha tolto dalla strada. La prima chitarra me l’ha regalata mio padre che poi si è pentito, mi ha spaccato due strumenti. Dopo la laurea (in Antropologia, ndr) sono andato via di casa per fare il musicista squattrinato. Mia madre si è messa a piangere quando ha visto che abitavo in una bettola con un gruppo di nigeriani» (a Sandra Cesarale) [Cds 28/11/2009]. «Vengo da una gavetta chitarra e voce, dieci anni nei locali, come tanti di noi agli esordi. È una condizione che consente all’immaginazione di volare e alle emozioni di essere scandite momento dopo momento. Ci si sofferma maggiormente sui testi» (a Laura Martellini) [Cds 23/3/2013].
• Due dischi: Bar della rabbia (2011, finalista al Premio Gaber tra gli album d’esordio) e Supersantos (2011). Per due stagioni ospite musicale della trasmissione Parla con me di Serena Dandini. Ha composto la sigla d’apertura di Ballarò (nel 2011) e le musiche del film di Rolando Ravello Tutti contro tutti (2013). Ha recitato in due piccole parti al cinema in Tutto l’amore del mondo (2010, di Riccardo Grandi) e Viva l’Italia (2012, di Massimilano Bruno).