Comandini, 21 marzo 1876
• Da Roma Garibaldi scrive al marchese Villani ohe lo aveva interpellato intorno al da farsi dopo la caduta del ministero Minghetti: «Morto il nemico, io avrei già trovato gli amici che devono sostituirlo; ma sfortunatamente conto ancora nel novero dei rompicolli e quindi la mia voce è poco ascoltata»
• Da Roma Garibaldi scrive al marchese Villani ohe lo aveva interpellato intorno al da farsi dopo la caduta del ministero Minghetti: «Morto il nemico, io avrei già trovato gli amici che devono sostituirlo; ma sfortunatamente conto ancora nel novero dei rompicolli e quindi la mia voce è poco ascoltata».