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 1871  luglio 31 calendario

• Giungono in Roma da Civita Castellana i sette briganti, avanzi della banda Gasparoni: Gasparoni Antonio, d’anni 79, capobanda; Masi Pietro, d’anni 70; Falova Domenico, d’anni 75; Cipolla Pietro, d’anni 69; Ciccone Filippo, d’anni 72; Nardoni Francesco, d’anni 67; Leoni Alessandro, d’anni 72

• Giungono in Roma da Civita Castellana i sette briganti, avanzi della banda Gasparoni: Gasparoni Antonio, d’anni 79, capobanda; Masi Pietro, d’anni 70; Falova Domenico, d’anni 75; Cipolla Pietro, d’anni 69; Ciccone Filippo, d’anni 72; Nardoni Francesco, d’anni 67; Leoni Alessandro, d’anni 72. Il Masi, segretario della banda, scrisse e pubblicò, in italiano e in francese, le memorie e le gesta della banda. La banda Gasparoni si era costituita poco dopo l’editto del card. Pallotta del 15 maggio 1824, senza che mai si iniziasse il processo. Ora, in base a un’antica legge pontificia che stabiliva che un individuo non processato nel termine di 30 anni dovesse essere dimesso dal carcere, i superstiti della banda Gasparoni sono stati rimessi in libertà. Il Gasparoni, il Masi, il Falova, il Cipolla e il Ciccone vengono ricoverati nell’Ospizio della Trinità dei Pellegrini. Gli altri due vengono inviati alle rispettive famiglie.