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 2008  aprile 13 Domenica calendario

Il Pd di Veltroni corre da solo, o quasi

• Elezioni politiche anticipate, dopo la caduta del governo Prodi, per il rinnovo dei due rami del Parlamento (sarà la XVI legislatura). Gli schieramenti sono molto diversi da quelli di due anni fa. Nel centrosinistra l’Unione si è sciolta con la caduta del governo. I Ds e la Margherita si sono fusi nel Partito democratico, che ha deciso di fare a meno di quasi tutti gli ex alleati. Sono rimasti solo due accordi: con l’Italia dei valori, che ha corso con il proprio simbolo ma dovrebbe formare poi gruppi parlamentari unificati col Pd, e con i Radicali, che hanno inserito alcuni loro candidati nelle liste del Pd. Leader del partito e di questa coalizione, di fatto candidato premier, è Walter Veltroni. Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani, Verdi e Sinistra democratica si sono unificati nella lista Sinistra Arcobaleno, guidata da Fausto Bertinotti. Nel centrodestra, Forza Italia e Alleanza nazionale si sono presentati sotto l’unico simbolo del Popolo della libertà, in coalizione con la Lega Nord, presente con le sue liste solo nel Centro-Nord, e il Movimento per l’autonomia, presente nelle altre regioni. Il leader di questa coalizione è Silvio Berlusconi. Corrono con una sola lista, con in testa il nome di Daniela Santanché, La Destra e il Movimento sociale Fiamma tricolore. Al centro, da una scissione nell’Udc è nata la Rosa bianca, ma i due partiti alla fine si sono presentati con una lista comune, l’Unione di Centro, con candidato premier Pier Ferdinando Casini. Giuliano Ferrara guida una lista Aborto? No, grazie.