Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Allo stadio Roland Garros di Parigi, Adriano Panatta batte in tre set Eddie Dibbs (6-3, 6-2, 6-4) e si qualifica per la finale degli Internazionali di Francia di tennis, in cui affronterà un altro statunitense, Harold Salomon. Concluso il match, il tennista italiano commenta: «È stato forse il mio più bel match qui al Roland Garros. Con Borg è stata un’altra gara. Ma oggi mi sentivo in ottima vena. Tutto mi riusciva alla perfezione». Quanto alla finale «sarà una gara molto dura, molto difficile. Però ho il vantaggio che io sono rimasto in campo per un’ora e 42 minuti mentre il mio avversario ben due ore in più». Le maggiori preoccupazioni della giornata sono state causate a Panatta dalle scarpe: partendo per Berlino, Paolo Bertolucci aveva preso per sbaglio le sue 44 e gli aveva lasciato le sue 43. Poiché a Parigi le Superga non sono in vendita, ne venivano immediatamente spedite due paia dalla “Bartoni Sport” di Roma: grazie all’interessamento del capo scalo Alitalia di Parigi, Provenzano, venivano imbarcate sul volo “AZ 332” (protetto e dunque in partenza nonostante lo sciopero). Atterraggio all’aeroporto di Orly alle 16.10, le scarpe erano prese in consegna dall’ex campione di sci Publio Scheggi ed arrivavano al Roland Garros appena cinque minuti prima che Panatta dovesse scendere in campo (decisivo il fatto che il match tra Solomon e Ramirez si era protratto per tre ore e quaranta minuti). [Rino Cacioppo, Sta. 13/6/1976]