Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Al Foro Italico (Roma), Adriano Panatta batte in quattro set l’argentino Guillermo Vilas e vince i 33mi Internazionali d’Italia di tennis (primo italiano a compiere l’impresa dal 1961, quando, a Torino, si impose Nicola Pietrangeli). Perso il primo set in 36 minuti (6-2), il tennista romano vince in 62 minuti il secondo, deciso al tie-break (dopo aver sprecato un set point sul 5-4) e in 38 minuti il terzo (6-2). Dopo il riposo, Panatta spreca tre break-point in ciascuno dei primi due turni di battuta dell’avversario, nel quinto gli cede il servizio, ma si riprende subito portandosi sul 3-3. Sprecata una palla-break sul cinque pari, nel gioco successivo il tennista italiano salva tre set-point, quindi chiude il set in 68 minuti vincendo il tie-break per 7-1. Finita la partita, Panatta si sfoga: «A chi dedico questo successo? A me stesso: per una volta voglio essere egoista. Dopo la sconfitta in Davis di Parigi, molti mi avevano fatto diventare quasi uno psicopatico. Ora invece penso di avere messo tutti d’accordo nel giudicarmi. Contro Vilas è stato molto difficile. Ho iniziato molto nervoso mentre invece per replicare al gioco dell’argentino bisogna essere molto rilassati e tranquilli. La svolta c’è stata nel secondo set quando sono entrato nel gioco. Ha deciso il tie-break. Se lo perdevo ero spacciato al novanta per cento». Alla domanda «Vincerai a Parigi?» risponde: «È molto difficile, sono un po’ provato e poi al Roland Garros ci saranno anche Borg, Orantes e Ashe». [Rino Cacioppo, Sta. 31/5/1976]