Rassegna, 11 ottobre 2012
Corruzione, a dicembre il commissario
• A dicembre, quando verrà approvata la legge di stabilità, saranno tre ministri (Interno, Giustizia, Funzione pubblica) a dover individuare il nome del nuovo commissario anticorruzione: «E non sarà facile trovare la persona giusta per un ruolo così delicato...», spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, che ha proposto la nuova norma sul vertice della Commissione indipendente per la valutazione, l’integrità e la trasparenza della pubblica amministrazione (Civit) approvata l’altra notte dal Consiglio dei ministri. La proposta dei ministri Cancellieri, Severino e Patroni Griffi dovrà esser approvata dal Consiglio dei ministri, ratificata dalle commissioni con una maggioranza qualificata dei due terzi e poi formalizzata con una delibera del governo e con un decreto del presidente della Repubblica. I paletti per la nomina del commissario, dunque, sono molti anche perché la Civit (grazie agli articoli del ddl anticorruzione curati dal ministro Filippo Patroni Griffi) cambia: con il testo ora in discussione al Senato, infatti, l’autorità di piazza Augusto Imperatore (tre commissari, 30 dipendenti più una decina di consulenti) acquisisce poteri ispettivi e di vigilanza, fino a proporre i criteri per la rotazione dei dirigenti nei settori particolarmente esposti. Questo è il contributo di Patroni Griffi che è stato componente della Civit fino a un anno fa. [Martirano, Cds]