Rassegna, 9 ottobre 2012
Nobel per la Medicina alla ricerca sulle staminali
• Allo scienziato inglese John Gurdon e a quello giapponese Shinya Yamanaka è stato assegnato il Nobel per la Medicina per le loro ricerche su clonazione e staminali. Hanno scoperto che l’invecchiamento è un processo necessario e irreversibile per gli uomini e le cose, ma non per le cellule. Cellule adulte, mature e specializzate possono essere indotte a tornare bambine, immature e staminali come quando erano nella fase embrionale. Queste staminali “artificiali” – o indotte, come vengono chiamate nelle migliaia di laboratori di tutto il mondo in cui sono studiate oggi – possono essere usate per curare un ampio ventaglio di malattie. Spiega la Dusi su Rep: «Gurdon e Yamanaka hanno vinto il Nobel insieme. Ma le loro ricerche si guardano da oltre 40 anni e quasi 10mila chilometri di distanza. Il filo rosso che unisce il primo esperimento di clonazione animale (Cambridge, 1962) alla scoperta che alcune cellule adulte messe in provetta possono trasformarsi in staminali embrionali (Kyoto, 2006) ha a che fare con la filosofia oltre che con la medicina. Il suo significato è che, almeno in biologia, la freccia del tempo non ha una sola direzione. E che il nastro dello sviluppo di un organismo può essere riavvolto anche quando è arrivato alla fine».
• «La sua idea di diventare scienziato è ridicola. Non ha chance di fare il lavoro di uno specialista. Sarebbe solo una perdita di tempo» (giudizio scolastico ricevuto a 15 anni da Gurdon). [Dusi, Rep]
• Quest’anno chi vince il Nobel riceve 930 mila euro, il 20% in meno rispetto allo scorso anno. [Dusi, Rep]