Rassegna, 10 ottobre 2012
Goldman Sachs abbandona Obama e finanzia Romney
• Goldman Sachs, che negli ultimi quarant’anni è stata la massima finanziatrice del Partito democratico alle elezioni presidenziali Usa, quest’anno è divenuta la massima finanziatrice del Partito repubblicano. Quattro anni fa la Morgan Stanley diede a Obama oltre 1 milione di dollari, adesso gli ha dato soltanto 136 mila dollari, regalando invece a Romney 900 mila dollari e al suo Pac altri 900 mila. Nel 2008 insieme con essa, inoltre, la Morgan Chase, la Morgan Stanley, il Citygroup e la Bank of America donarono a Obama 3 milioni e mezzo di dollari. Ma nel 2012 gli hanno donato appena 650 mila dollari, fornendo a Romney 3,3 milioni di dollari. In totale, Wall Street ha versato nelle casse di Obama 12 milioni di dollari, meno della metà di quanto versato a Romney. Spiega Caretto (Cds): «Perché questa vendetta? Secondo il Wall Street Journal, perché Obama ha chiuso la porta di Washington in faccia alla Goldman Sachs e alle sue compagne, e promosso una severa regolamentazione dei mercati, peraltro attuata solo in parte. Abituata ad avere libero accesso alla Casa Bianca, al Ministero del tesoro e al Congresso, e a partecipare alla stesura dei decreti e delle leggi concernenti Wall Street, la Goldman Sachs si è sentita come defraudata di un diritto. Di più. Ha temuto un calo progressivo dei propri profitti e una caduta di prestigio. E si è ritenuta personalmente insultata da Obama, che ha accusato le banche di ingordigia e ha dato ai suoi dirigenti dei fat cats, letteralmente gatti grassi».
• Ricorda Rampini su Rep che «nel nuovo clima politico, che avrebbe partorito il movimento Occupy Wall Street, Obama prese una decisione gravida di conseguenze: quella di non consultare neppure i vertici di Goldman Sachs, prima di varare la sua riforma dei mercati. In quella riforma c’è un punto in particolare che la Goldman Sachs considera lesivo dei suoi interessi: è la regola ispirata dall’ex banchiere centrale Paul Volcker, destinata a vietare che le banche facciano investimenti speculativi coi mezzi propri. Da questo genere di operazioni Goldman Sachs ricava il 10% dei suoi utili».