Rassegna, 5 ottobre 2012
Via al decreto “Trasforma Italia”
• L’altro decreto approvato ieri, il “Trasforma Italia”, è targato Passera-Patroni Griffi e prevede semplificazioni burocratiche, aiuti alla costituzione di start-up, introduzione dell’obbligo di accettare pagamenti elettronici dal primo gennaio 2014. C’è anche un credito d’imposta fino al 50% dell’investimento per ogni infrastruttura di valore superiore ai 500 milioni di euro. Poiché lo Stato non ha soldi, Passera è convinto che lo sgravio renderà più appetibili gli investimenti dei privati: «Con questa misura possiamo sbloccare decine di opere. Secondo le nostre stime almeno 15 dei 50 miliardi che andrebbero finanziati di qui alla fine della legislatura». Spiega Barbera (Sta): «Sul pacchetto in consiglio non ci sono state obiezioni. I ben informati raccontano però che qualche problema – fra Grilli e Passera – c’è stato nuovamente sulle coperture finanziarie. Passera ha portato al tavolo due soluzioni: l’uso della cassa conguagli del settore elettrico, finanziata con i sovrapprezzi in bolletta dei consumatori, e una “tassa Ryanair” sul fatturato delle compagnie estere che volano in Italia. Grilli avrebbe espresso alcune obiezioni in uno scambio vivace al piano terra di Palazzo Chigi».