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 2012  ottobre 01 Lunedì calendario

Il governo più duro sui tagli alle Regioni

• Travolte dagli scandali che avanzano in tutt’Italia, le Regioni tornano a sollecitare l’intervento del governo per il taglio dei costi della politica negli enti locali, e le misure che l’esecutivo sta mettendo a punto e porterà al Consiglio dei ministri di giovedì potrebbero essere più ampie di quelle ipotizzate fin qui. Scrive Sensini sul Cds: «Secondo alcune fonti non ci si limiterebbe ad un intervento per dare attuazione alle norme del decreto di agosto del 2011 rimaste inapplicate, con il taglio dei consiglieri regionali e controlli molto più stretti sulle spese dei gruppi politici. Nelle intenzioni dell’esecutivo c’è infatti anche l’accelerazione del federalismo ed il suo collegamento con la spending review in corso d’opera. In settimana il commissario alla revisione della spesa, Enrico Bondi, comincerà ad esaminare approfonditamente la questione dei costi standard, ed i possibili risparmi derivanti dalla loro applicazione a comuni e province. Mentre il Consiglio dei ministri di giovedì, insieme al decreto sui tagli al costo della politica, darà via libera all’attuazione dei primi due indicatori standard della spesa, la polizia locale per i comuni e i servizi per l’impiego delle province. Ciascuno avrà il suo indicatore da rispettare, o un obiettivo da raggiungere entro tre anni, perché dal 2015 il governo riconoscerà agli enti locali non più la spesa storica, ma solo il costo standard».