Rassegna, 28 settembre 2012
Processo al Corvo del Vaticano, tre laici a giudicare
• Alle 9.30 di domani, «in nome di Sua Santità Benedetto XVI», il presidente del Tribunale vaticano e della giuria Giuseppe Dalla Torre dichiarerà aperto il processo a Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa arrestato il 23 maggio e rinviato a giudizio il 13 agosto per aver rubato una «quantità enorme» di documenti dallo studio privato di Benedetto XVI. Il processo si svolge nella Città del Vaticano, i giudici sono laici (oltre al professor Dalla Torre, Paolo Papanti-Pelletier e Venerando Marano), il piccolo Stato segue i «principi liberali» del codice di procedura penale italiano del 1913 e del codice Zanardelli del 1889. Quindi, a differenza di ciò che avviene oggi in Italia, è il presidente a condurre il dibattimento e a porre le domande all’imputato e ai testi, difesa e accusa si rivolgono a lui. Aperto il processo, un giudice svolgerà la relazione introduttiva, le parti avranno spazio per eventuali eccezioni. Quindi si aprirà il dibattimento: e per prima cosa sarà interrogato Gabriele. È possibile che accusa o difesa chiedano di risentire i testimoni dell’istruttoria, come monsignor Georg Gänswein o i 14 indicati con lettere dalla «A» alla «P»: solo in quel caso il nome verrebbe svelato. Il processo è definito e dovrebbe essere breve. [Vecchi, Cds]
• Scrive Ansaldo su Rep che «i dibattimenti celebrati all’intrno del Vaticano sono stati una trentina, ma soprattutto per furti e scippi avvenuti in piazza San Pietro. Processi di non particolare rilevanza. Non ci sono dunque precedenti raffrontabili al processo a Paolo Gabriele. Tutto questo rende difficile da prevedere i dettagli del procedimento, come ha spiegato ieri in conferenza stampa l’avvocato cassazionista Giovanni Giacobbe. Né si sa quanto potrebbero durare le diverse fasi. “Ci sono processi che si esauriscono in una mattinata – ha detto Giacobbe – e altri che durano due o tre mesi”».
• Il processo all’ex maggiordomo del Papa sarà pubblico ma senza riprese tv, foto né registrazioni. [Vecchi, Cds]