Rassegna, 24 settembre 2012
Marchionne contro Passera: le nostre auto non ti piacciono
• Griseri su Rep racconta l’incontro di sabato a Palazzo Chigi tra Sergio Marchionne e i membri del governo-monti, in particolare Corrado Passera: «La miccia l’ha accesa del tutto involontariamente Fabrizio Barca, ministro della Coesione territoriale: “Caro Marchionne, lei ci sta dicendo che la Fiat non sta perdendo quote di mercato. Ma i dati dicono il contrario. Tutti i dati, anche quelli degli osservatori indipendenti”. È qui che l’uomo del maglioncino ha avuto il primo sussulto. Era del tutto evidente che un ministro della Repubblica stava mettendo in dubbio i dati del Lingotto: “Caro ministro, l’osservatorio indipendente di cui lei parla non è molto indipendente, è anzi controllato da Volkswagen. Si fidi, so quel che dico. I dati reali sono quelli che le ho fornito io”. È a questo punto, in questo clima, che Corrado Passera è intervenuto con un’osservazione solo apparentemente innocente: “Caro Sergio, sarà tutto vero, i dati saranno quelli che avete voi. Ma resta il fatto che il problema di fondo non cambia: qui le macchine non le vendete. Perché?”. Un bel cerino gettato su un cumulo di paglia già irrorato di benzina. Marchionne diventa irrefrenabile: “È vero, qui non le vendiamo ma nel resto del mondo sì. E poi lo so che a te le mie macchine non piacciono. Non sei proprio un esempio di italianità. Sei un banchiere e dovresti sapere come vanno le cose. Prova a ricordarti quand’eri dall’altra parte. Sai anche tu che in certi casi, in certi momenti le decisioni vanno prese. E poi il problema non è ora, è dopo”. Una frase che lascia intravedere anche scenari difficili. Il problema che arriverà “dopo” se la Fiat non riuscirà a riprendersi è evidentemente quello di ridurre la capacità produttiva in Italia».