Rassegna, 21 settembre 2012
Abu Omar: 60 giorni per evitare la crisi Italia-Usa
• Italia e Stati Uniti hanno 60 giorni di tempo per disinnescare la potenziale crisi bilaterale dovuta dalla sentenza della Cassazione che ha convalidato la condanna alla prigione di 23 agenti della Cia per il sequestro di Abu Omar, avvenuto a Milano nel 2003. Questo emerge dai contatti diplomatici avvenuti nelle ultime 36 ore fra le due capitali. Roma ha fatto sapere a Washington che serviranno 60 giorni per conoscere il dispositivo della sentenza e dunque fino ad allora nessuna decisione sulla richiesta di estradizione verrà presa e l’amministrazione Obama si aspetta che in questo periodo avvengano dei contatti bilaterali tesi ad evitare un corto circuito che sarebbe in contraddizione con l’ottimo stato delle relazioni bilaterali. Fonti dell’amministrazione Obama a Washington parlano di «disappunto» per il verdetto della Cassazione ed esprimono «sorpresa» in ragione del fatto che «avrebbero dovuto essere applicati gli accordi bilaterali sull’immunità diplomatica e sulla tutela delle nostre truppe in Italia» nei confronti dei 23 cittadini americani processati. [Molinari, Sta]
• Sul caso Abu Omar scrive Gaggi (Cds): «Di certo non c’è da aspettarsi che Washington consegni all’Italia i suoi agenti condannati, anche perché, secondo gli americani, quell’operazione di redemption (trasferimento forzato di un detenuto) fu compiuta con il consenso delle autorità italiane. Ma si vorrebbero evitare le frizioni che inevitabilmente emergeranno in caso di inoltro ufficiale di una richiesta di estradizione da parte di uno stretto alleato come l’Italia».