Rassegna, 21 settembre 2012
Fiorito: ho dato 100 mila euro a consigliere
• Dai verbali dell’interrogatorio di sette ore di mercoledì, emerge che Franco Fiorito, Er Batman di Anagni indagato per aver sottratto dalle casse del Pdl regionale 753 mila euro (su altri 7 milioni si sta indagando), sta cercando di coinvolgere i suoi colleghi di partito per autoassolversi. L’ex tesoriere Pdl ha sparato a zero su «un sistema marcio, dove tutti rubavano e spendevano soldi pubblici per scopi personali. Io li ho sbugiardati e loro si sono vendicati sfiduciandomi». E giù accuse contro i compagni di partito – nove in particolare – indicati come gli spreconi dei fondi elettorali e autori di una congiura contro di lui. E altre accuse anche contro la governatrice Renata Polverini (per poi ritrattare in tv). Lo sperpero di un plafond di 100 mila euro a testa all’anno (oltre allo stipendio mensile di 13 mila euro, a cui si aggiungono anche altrettanti indennità) che per alcuni però poteva anche raddoppiare. «Li davo in tranche del 25% alla volta, ma non si accontentavano mai». [Longo, Sta]
• I nove consiglieri del Pdl messi in mezzo da Fiorito sono: Francesco Battistoni, ex Forza Italia, da oggi ex capogruppo Pdl, «quello che mi ha fatto la fronda contro perché io avevo scoperto scorrettezze», ha detto ai magistrati. Poi «Giancarlo Miele, Andrea Bernaudo, Carlo De Romanis, quello fissato con i party in costume, Stefano Galetto, Chiara Colosimo, Romolo Del Balzo, Veronica Cappellaro». Poi Lidia Nobili «per chiedermi soldi, più di quanti gliene spettassero mi faceva continue telefonate e squilli al cellulare, posti di blocco davanti all’ufficio». [Longo, Sta]
• Lidia Nobili, 58 anni, preside al liceo classico di Rieti con la passione per la setta religiosa di Scientology. Soprannominata dai colleghi, per il suo look eccentrico, «albero di Natale» o «moglie di Sant’Antonio», in riferimento delle cerimonie religiose in cui i fedeli reatini ricoprono di doni il loro patrono con bracciali, collane e vestiti. [Longo, Sta]
• «Tutti corrotti dunque? Al momento l’inchiesta della procuratore aggiunto Alberto Caperna e del sostituto Alberto Pioletti, vede un unico e solo sospettato: Franco Fiorito. Che ha sì consegnato agli inquirenti due scatoloni di ricevute, fatture, note relative alle spese dei compagni. Ma si deve ancora capire se si tratta di legittime (per quanto inopportune ed esagerate) spese elettorali o di ruberie. Per adesso, infatti, le uniche distrazioni di denaro pubblico a fine personale (leggi peculato) sono addebitate al mister preferenze, ex missino ed ex An, della Ciociaria. È lui l’unico ad aver realizzato 109 auto bonifici, per un totale di 753 mila euro. Nell’analisi del conto corrente del Pdl emergono anche diverse spese in grandi magazzini e supermercati». [Longo, Sta]