Rassegna, 20 settembre 2012
Putin caccia da Mosca l’agenzia di aiuti Usa
• Con un gesto di sfida nei confronti di Washington, Vladimir Putin ha espulso dalla Russia UsAid, l’ente governativo Usa che da oltre 20 anni sostiene i gruppi impegnati ad ottenere riforme democratiche. La decisione è stata anticipata di persona da Putin a Hillary Clinton, la scorsa settimana a Vladivostok al summit del Forum del Pacifico, e comunicata martedì a Washington con una lettera formale. Nel testo il ministero degli Esteri russo accusa UsAid di «ingerenze negli affari interni russi» e «tentativi di condizionare i risultati elettorali», con particolare accento negativo per il ruolo che alcuni diplomatici Usa avrebbero avuto in attività «nel Caucaso del Nord», infestato da gruppi jihadisti. L’espulsione scatta il 1° ottobre, data entro la quale i 13 diplomatici Usa che gestiscono UsAid dovranno fare i bagagli, con il conseguente licenziamento di 60 dipendenti russi. A venir meno sarà lo stanziamento annuale di circa 50 milioni di dollari che, sebbene inferiore agli Anni 90, è indispensabile all’attività di gruppi come Golos, che monitora la correttezza del voto, Memorial sui diritti umani e Transparency International sulla lotta alla corruzione. [Molinari, Sta]
• UsAid, in Russia dal 1991. Nel complesso ha distribuito 2,6 miliardi di dollari con un costante impegno per i gruppi pro-democrazia ma anche per l’ambiente e la lotta alle malattie. Mosca ritiene che la situazione sia mutata: «La Russia è una nazione che elargisce aiuti, non li riceve, potremmo operare assieme a UsAid in Paesi terzi» si suggerisce nella lettera. [Molinari, Sta]