Rassegna, 20 settembre 2012
La Polverini e la Festa con centurioni, ancelle e vodka
• Ieri sono uscite fuori le immagini del party a tema “Il ritorno di Ulisse, organizzato due anni fa dal consigliere del Lazio del Pdl Carlo De Romanis. Alla festa, tra gli altri politici, c’era anche Renata Polverini, immortalata sorridente in più di una posa. Raccontano Capponi e Menicucci (Cds): «Circolo del tennis del Foro Italico, Roma, settembre 2010. Carlo De Romanis, ora trentaduenne, viene da una famiglia di costruttori, proprietari di alcuni alberghi nelle vie della Dolce Vita, ed è il figlioccio politico di Antonio Tajani, con il quale lavora a Bruxelles per quasi otto anni. Soluzione di ripiego per il giovane De Romanis che non era riuscito, nonostante 24 mila preferenze, a diventare europarlamentare. Nel 2010 la svolta: grazie proprio a Tajani viene eletto nel Lazio, nel listino bloccato di Renata Polverini, senza neanche bisogno di racimolare preferenze. Ottiene il ruolo di vicecapogruppo e festeggia in quel modo lì, conciato da Ulisse che torna a casa, giovani ancelle, euforia diffusa. “Ho pagato tutto di tasca mia”, ripete lui da giorni, dopo che “Batman” Fiorito aveva sussurrato di un’altra festa in costume, più recente e stavolta ambientata nell’antica Roma, negli studi di Cinecittà, costata cinquantamila euro. De Romanis annuncia querela per diffamazione, “quella nota spese sbandierata da Fiorito in realtà era solo un preventivo, il party a Cinecittà non c’è mai stato”. (…) Nella festa al Foro Italico accanto a De Romanis, immortalati dai fotografi, c’erano anche altri: ci sono ragazzi con maschere di maiale, gente che si bacia, mani che sfiorano seni o glutei. C’è anche Annagrazia Calabria, vicina di casa a Fregene del consigliere mascherato, amica di famiglia. Il figlio di Bruno Vespa, Alessandro. Riccardo Monaco, ufficio stampa al Senato. Nessuno, tra loro, si è mai sorpreso di quella festa perché Carlo De Romanis non ha mai nascosto questa sua passione per i party in maschera: “Nel 2003 ne ho fatta una all’Auditorium per i giovani del Ppe. Ci ho rimesso ventimila euro”».