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 2012  settembre 20 Giovedì calendario

L’intervento di Berlusconi per calmare la Polverini

• Berlusconi ha dovuto lavorare tutto il giorno per calmare, e rassicurare Renata Polverini in primo luogo, i big del partito laziale in guerra in secondo, e La Russa e Gasparri infine, arrabbiatissimi a loro volta perché si sentono, per dirla con l’ex an Landolfi «vittime di xenofobia» da parte dei colleghi ex forzisti. Spiega Di Caro (Cds): «A palazzo Grazioli, il via vai è stato continuo e la tensione altissima. Sembrava che Berlusconi dovesse incontrare anche la governatrice del Lazio per convincerla a non fare passi che, come dice un big di via dell’Umiltà, creerebbero una situazione “peggiore del bombardamento di Dresda”. Ma il vertice, forse per un malore della Polverini, forse perché ancora troppi sono i punti poco chiari, non c’è stato, anche se il messaggio del Cavaliere è arrivato lo stesso alla diretta interessata: “Bisogna resistere, non possiamo mollare adesso. Fai bene a chiedere pulizia, e stiamo tutti lavorando per questo”. Nel merito della questione l’ex premier è entrato poco, perché tutto vuol fare tranne che infilarsi in quelle che ritiene brutte faide locali, ma il timore di un effetto a catena per le eventuali dimissioni della Polverini lo ha ben presente: “A quel punto, immaginatevi i contraccolpi in Lombardia... E tra pochi mesi si vota anche a Roma, sarebbe un disastro”, le considerazioni fatte con i suoi. Così, è toccato ad Alfano, con tutto lo stato maggiore del partito del Lazio, spingere affinché si trovi una soluzione, e ieri sera c’era speranza: il pressing su Battistoni perché si dimetta è in corso come quello sui consiglieri perché votino il documento della Polverini».