Rassegna, 17 settembre 2012
Nove donne afghane uccise dai jet della Nato
• Almeno nove donne sono morte ieri in Afghanistan tra le montagne delle province pashtun dove operano i talebani, altre otto ferite. Tra loro anche alcune bambine sui dieci anni. È l’ennesimo errore compiuto dai jet americani inquadrati nel contingente Nato-Isaf in Afghanistan. Per ammissione degli stessi portavoce alleati, il blitz aereo era stato lanciato contro una cinquantina di talebani che stavano assediando una base della polizia afghana nella vallata di Noarlam Saib, tra le montagne coperte di pinete nella provincia nordorientale di Laghman. Sono aree dove la Nato opera ormai solo con l’aviazione. Sul terreno dominano i talebani, che oltretutto hanno facile passaggio verso i rifugi amici nelle confinanti «zone tribali» pachistane. A detta del governatore locale, Sulgar Sangarwal, le donne erano nei boschi a raccogliere legna e pinoli. Facilmente i piloti le hanno confuse con i guerriglieri nelle vicinanze e hanno aperto il fuoco. [Cremonesi, Cds]
• Nei primi nove mesi del 2011 si calcola che i civili uccisi involontariamente in Afghanistan siano stati circa 400. [Cremonesi, Cds]