Rassegna, 14 settembre 2012
Monti: lo statuto dei lavoratori non funziona
• In un convegno dell’Università Roma Tre Mario Monti ha ripetuto quanto va sostenendo da circa 30 anni, cioè che lo Statuto dei lavoratori è animato da ottime intenzioni però non ha dato una mano a creare posti di lavoro, semmai il rovescio. Monti ha offerto una spiegazione: l’effetto si determina in quanto c’è «uno scarto tra l’etica delle intenzioni e l’etica della responsabilità», non sempre purtroppo i mercati corrono appresso ai desideri dei politici. Anzi, talvolta i maggiori danni al paese sono derivati proprio «dalla speranza di fare bene, anche dal punto di vista etico civile e sociale, ma con decisioni politiche non caratterizzate da pragmatismo e valutazione degli effetti». La reazione dei sindacati sono state furiose: Per la sensibilità della Camusso, Monti ha detto cose molto sconvenienti: «Si sente l’eco del peggior liberismo», accusa la segretaria generale Cgil, già in tensione col premier per mille altre ragioni: «Il governo non ha una sola idea per la crescita, e allora si reinventa una logica contro i lavoratori». [Magri, Sta]