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 2012  settembre 14 Venerdì calendario

Fiat: il progetto Fabbrica Italia non esiste più

• Fiat ha fatto sapere che il progetto “Fabbrica Italia” non è più realizzabile perché nel frattempo il mondo è cambiato e la crisi ha fatto precipitare il mercato dell’auto ai livelli degli anni Settanta. Il Lingotto ha ribadito che le scelte su produzione e investimenti in Italia saranno «responsabili» ma che quel piano non esiste più, almeno dall’ottobre 2011. Scrive Massaro (Cds): «Come ha più volte sottolineato Marchionne, c’è un problema di sovracapacità produttiva che corrisponde a uno stabilimento. A oggi di fatto Mirafiori, Cassino, Melfi, Pomigliano, Atessa sono utilizzati al 50% circa delle potenzialità: la cassa integrazione e il rinvio nel lancio di nuovi prodotti hanno evitato di bruciare cassa in modelli che non avrebbero avuto mercato, è la linea della Fiat rivendicata di recente pure dal presidente John Elkann guardando anche alle perdite subite dai concorrenti europei».

• Nei primi sei mesi del 2012 Fiat-Chrysler ha avuto 41,7 miliardi di euro di ricavi che però senza la parte Usa sono in calo del 6,6% a 17,9 miliardi. Anche i 737 milioni di utili arrivano dagli Usa: da sola, Fiat perde 519 milioni soprattutto per il crollo del mercato europeo. I numeri delle immatricolazioni di agosto in Italia sono stati drammatici, -20,23%, appena 56.447 auto. [Massaro, Cds]

• Mucchetti sul Cds critica duramente l’annuncio di ieri della Fiat: «La caduta verticale della domanda non è colpa né di Marchionne né della Fiat. Ma è stata una scelta della società quella di non investire in nuovi modelli quando tutti lo facevano. Marchionne la presenta come una decisione avveduta. Sfortunatamente, la Fiat non solo ha venduto meno ma ha anche perso quote di mercato. Dunque ha fatto peggio degli altri. Gli azionisti della Fiat possono consolarsi con i buoni risultati della Chrysler e la tenuta del Brasile. L’Italia, invece, ha un problema».