Rassegna, 14 settembre 2012
Morsi a Roma da Monti: «Condanniamo questi attacchi»
• Il presidente egiziano Mohammed Morsi è arrivato ieri sera a Roma e ha incontrato Mario Monti nei saloni di Villa Madama. La giornata del presidente egiziano è stata molto lunga. Si è svegliato al Cairo con una telefonata di Obama, si è recato a Bruxelles dove ha ottenuto promesse finanziarie (aiuti e accordi commerciali) pari a un miliardo di euro, ha rinnovato insieme all’Europa la richiesta che «Assad vada via», ma soprattutto ha detto una frase che può riassumere molto: «Il Profeta è una linea rossa che nessuno deve toccare, respingiamo ogni attacco. Noi non aggrediamo nessuno e non accettiamo nessuna aggressione contro i nostri principi sacri». Per Morsi la pellicola diffusa su Internet è «inaccettabile», costituisce «un crimine contro l’umanità e contro i musulmani». E se «non ci sono giustificazioni alla violenza contro gli innocenti, sbagliata per l’Islam», l’esistenza del film lo sprona a mandare un messaggio all’amministrazione americana, chiedendo «che siano prese misure legali dissuasive contro chi vuole danneggiare le relazioni tra le persone, soprattutto tra il popolo egiziano e quello americano». Esplicito in questo caso il riferimento a padre Terry Jones, sottolineando che «è la stessa persona che ha cercato di bruciare il corano e ora cerca di offendere il Profeta». [Galluzzo, Cds]