Rassegna, 14 settembre 2012
Obama invia verso la Libia droni e navi da guerra
• Obama ha inviato verso le coste libiche due cacciatorpediniere, la Uss Laboon e la Uss McFaul, armate di missili Tomahawk e marines e droni. La sicurezza delle sedi Usa è stata rafforzata e l’allerta è massima anche in Europa. A Berlino il consolato americano è stato evacuato dopo il ritrovamento di una busta sospetta, per fortuna un falso allarme. [Nese, Cds]
• I Global Hawk, aerei senza pilota, cosiddetti droni, i più potenti strumenti di sorveglianza del mondo. Partono dalla base militare di Sigonella, in Sicilia. Hanno un’apertura alare di 40 metri, come un jumbo. Possono rimanere in volo per 36 ore filate. Il primo Global Hawk è arrivato a Sigonella nel settembre del 2010. Adesso ce ne sono tre e stanno per diventare cinque. Costo: 233 milioni di dollari. [Nese, Cds]
• Racconta Mastrolilli sulla Stampa che martedì notte al consolato americano di Bengasi si è combattuta una vera battaglia, durata almeno cinque ore. «Gli assalitori sembravano perfettamente a conoscenza delle dimensioni, la pianta e l’utilizzo dell’edificio, al punto da far sospettare qualche complicità interna. Nel caos dell’assalto gli addetti alla sicurezza hanno perso il controllo del corpo dell’ambasciatore Stevens, riconsegnato solo all’alba dai libici che in teoria lo avevano soccorso». [Mastrolilli, Sta]
• La Cia nei giorni scorsi non aveva raccolto informazioni su possibili attentati in vista dell’anniversario dell’11 settembre, e Obama martedì è andato a letto senza conoscere la fine tragica di Stevens. Altre fonti di intelligence, diverse dai funzionari del briefing, sostengono che l’attacco è stato ordinato in persona dal nuovo capo di al Qaeda, al Zawahiri, con un video che chiedeva di vendicare il militante libico Abu Yahya al-Libi, ucciso a giugno da un drone in Pakistan. [Mastrolilli, Sta]