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 2012  settembre 12 Mercoledì calendario

Villepin fermato per lo scandalo Relais & Chateaux

• L’ex premier francese Dominique de Villepin, è stato fermato ieri a Parigi ed è stato costretto a restare in una gendarmeria dal mattino fino alle quattro del pomeriggio, per essere interrogato sullo scandalo Relais &Châteaux: storia di fatture false, tangenti e camere di albergo concesse gratis ai politici. «Ho potuto ripetere con serenità che non sono minimamente implicato in questo triste caso che tocca uno dei miei amici», ha poi affermato in un comunicato. Ma Villepin sarà di nuovo chiamato a rispondere alle domande degli inquirenti, e il fermo di ieri è un serio intralcio al percorso appena iniziato di riavvicinamento alla politica. Siega Montefiori (Cds): «Villepin è accusato di avere usato il suo potere per provare a togliere dai guai l’amico Régis Bulot, presidente fino al gennaio 2006 della catena alberghiera Relais & Châteaux, e di essere quindi diventato complice della sua truffa.  Nonostante l’intervento di Villepin, Bulot è finito in carcere lo scorso novembre per aver organizzato un sistema di tangenti: quando editava la guida annuale del marchio Relais & Châteaux, l’ex presidente della catena gonfiava le fatture dei fornitori e otteneva poi indietro parte dei soldi in contanti. In questo modo Bulot si sarebbe indebitamente appropriato di 1,6 milioni di euro. C’è poi la questione delle notti in albergo regalate, per motivi poco chiari, a personaggi di spicco: dai grandi chef Alain Ducasse e Joël Robuchon, che potrebbero presto essere convocati dagli inquirenti, a importanti politici tra i quali l’ex ministro Xavier Darcos».

• Dominique Marie François René Galouzeau de Villepin, nato 58 anni fa a Rabat in Marocco, è stato segretario generale dell’Eliseo durante la prima presidenza Chirac, ministro degli Esteri (2002-2004), poi dell’Interno (2004-2005) e infine primo ministro (2005-2007), ma all’epoca dei fatti e oggi – non essendo mai stato eletto in Parlamento – era ed è un semplice cittadino, e come tale è stato trattato dai magistrati. [Montefiori, Cds]

• Da ormai quasi vent’anni i componenti del governo francese godono di una immunità giudiziaria limitata su due versanti: da un lato, riguarda esclusivamente le contravvenzioni, cioè le infrazioni di minore gravità punite con un’ammenda amministrativa (dalla multa per divieto di sosta alla sospensione della patente); dall’altro, questa limitata immunità si applica esclusivamente alle azioni commesse nell’esercizio delle proprie funzioni, escludendo quindi la vita privata.  Con la riforma del 1993, è stata istituita la Cjr (Corte di giustizia della Repubblica) che è abilitata a giudicare dei crimini (pene superiori a 10 anni) o dei delitti (pene inferiori o uguali a 10 anni) dei ministri. La Corte è un tribunale speciale composto da tre magistrati della Corte di cassazione, sei deputati e sei senatori, alla quale può rivolgersi chiunque si ritenga vittima di un crimine o un delitto commesso da un ministro nell’esercizio delle sue funzioni. [Montefiori, Cds]