Rassegna, 10 settembre 2012
Severino: la corruzione toglie all’Italia fino al 4%
• Da Cernobbio prima Monti, poi Paola Severino e infine Filippo Patroni Griffi hanno assicurato che la legge anti-corruzione si farà entro fine anno. Il Guardasigilli ha citato un dato che da solo dovrebbe convincere tutte le forze politiche sull’ineluttabilità di una più severa normativa contro la corruzione: «Secondo le stime della Banca mondiale, la crescita del reddito potrebbe essere superiore del 2-4% con una efficace lotta alla corruzione». Per questo il ministro Patroni Griffi (Funzione pubblica) ha ricordato che nel ddl c’è anche la prevenzione: «Contro la corruzione servono infatti la rotazione dei dirigenti e maggiori incompatibilità per chi è al vertice nella Pubblica amministrazione». [Martirano, Cds]
• Spiega la Milella (rep) che sulla legge contro la corruzione il governo «deve fare i conti con il Pdl. Cerca di farli da mesi, ma trova un muro invalicabile, lo stesso che si è eretto ieri proprio a Cernobbio dove il segretario berlusconiano Alfano ha ribadito le condizioni del suo gruppo. Non si approva l’anti-corruzione se non si chiude l’accordo su intercettazioni e responsabilità civile dei giudici. Poco importa se Monti dice pubblicamente “tutti sanno quanto il presidente del Consiglio ci tiene”. Il Pdl tiene ad altro. Alfano è esplicito: “Non c’è ostruzionismo, noi rimaniamo ai patti del 16 marzo, finora l’unico passo è stato il voto sull’anti-corruzione, adesso speriamo che il governo batta due colpi su intercettazioni e anti-corruzione”».