Rassegna, 7 settembre 2012
Lo scudo costerà 600 miliardi all’Eurotower
• «Da ieri, per la prima volta, l’euro dispone di una rete di protezione, paragonabile a quella di cui sono dotati, normalmente, gli Stati. Ci fosse stata tre anni fa, la crisi greca non avrebbe mai devastato i mercati europei. Ora, infatti, la Bce è pronta ad intervenire, rastrellando tutti i titoli che è necessario comprare per sostenere i prezzi (e tenere, dunque, bassi i rendimenti) di Bot e Bonos, nonché, se opportuno, vendere per abbassare quelli dei Bund tedeschi. La parola chiave, in questa strategia, è “illimitati”: in linea di principio, e in partenza, Francoforte si dichiara decisa a spendere quanto c’è da spendere. Quanto, esattamente? In teoria, visto che l’intervento sarebbe concentrato sui titoli con scadenza, anche residua, inferiore a tre anni, la Bce potrebbe rastrellare fino a 600-800 miliardi di euro, il valore complessivo dei titoli a breve italiani e spagnoli in circolazione. Ma, naturalmente, non c’è bisogno che Francoforte li compri tutti. Secondo alcuni, anzi, basterà l’annuncio per ottenere il risultato voluto, gratis. In ogni caso, gli analisti pensano sia, eventualmente, più che sufficiente a indirizzare i mercati una campagna di acquisti dell’ordine del 15-30 per cento dei titoli in circolazione: circa 100-200 miliardi di euro».