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 2012  settembre 06 Giovedì calendario

Del Piero firma per due anni con il Sidney

• Alessandro Del Piero ieri ha firmato un contratto di due anni con il Sidney Football Club. Guadagnerà due milioni di dollari a stagione. Tomaselli (Cds): «Perché l’Australia? Del Piero ha parlato per quasi un’ora ieri al Lingotto di Torino. Molto emozionato, ma allo stesso tempo sempre lucido, l’ex capitano bianconero ha spiegato la sua scelta, rivelando di aver declinato offerte «da tutti i continenti, da molte squadre italiane e da tante che non pensavo mi chiamassero...». Sydney è una scelta originale: «Per i prossimi due anni sarò australiano e affronterò quella che si prospetta come una splendida avventura – dice Alex che il 9 novembre compie 38 anni –. Alla fine di questo lungo viaggio non poteva esserci situazione e posto migliore di Sydney. Sono felice, per me è un giorno speciale. Ma non sarà una lunga vacanza. È una scelta radicale sotto tanti aspetti, ma sono felice. Ho avuto tutto il tempo per riflettere su altre situazioni, altre squadre, altre idee. Il movimento che mi ha chiamato ha una forte unicità e qualcosa di estremamente affascinante. Il progetto di lavorare per il calcio australiano per i prossimi due anni mi rende orgoglioso, così come la collaborazione globale con tutto il Paese. È un onore essere chiamato a fare questo».

• Il giudizio positivo di Sconcerti (Cds) sulla decisione di Del Piero: «Penso che Del Piero abbia fatto la scelta migliore. Sydney è una delle città più belle e diverse del mondo, una grande occasione di frontiera, l’emozione che serve a un giovane uomo diventato improvvisamente vecchio per l’unico lavoro mai fatto. Sydney spingerà Del Piero in avanti, lo farà diventare un giovane uomo davanti a un’altra vita, gli fornirà orizzonti continuando a fargli fare quello che gli piace di più, giocare a calcio. Non è un grande calcio, ma è un calcio giovane, ancora felice. L’ideale per un maturo fuoriclasse».

• E il giudizio negativo di Ansaldo (Sta) sulla decisione di Del Piero: «È difficile unirsi all’entusiasmo scatenato attorno al Del Piero calciatore, quasi che giocare per due stagioni a Sydney (e perché non di più?) non sia il triste finale di una delle carriere più esemplari che abbiamo conosciuto. L’Australia è straordinaria ma è la sepoltura del football. Non offre neppure la speranza di un futuro diverso nè di un boom pilotato, come ci si illuse quando alla fine degli Anni 70 grandissimi campioni andarono a New York. Sinceramente non crediamo alla favola che ci sia stata, fuori dagli uffici di Del Piero, la coda universale di club in attesa del suo assenso».