Rassegna, 6 settembre 2012
Monti alle imprese: serve un patto sul lavoro
• Monti ha incontrato ieri le associazioni degli imprenditori (Confindustria, Abi, Ania, Rete imprese Italia e Alleanza per le cooperative). Alla fine del confronto, durato circa due ore, ha spiegato: «Le parti sociali devono rendersi conto che molto della sorte dei lavoratori, delle imprese e del Paese, è nelle loro mani e non solo, e non tanto, nelle mani del governo». Secondo il premier «la ripresa è alla nostra portata, credo che arriverà presto». E ha indicato anche la strada che intende imboccare quando ha ricordato che «poco è stato fatto in materia di costo del lavoro per unità di prodotto, innovazione dei meccanismi di determinazione dei salari, recuperi di produttività». [Salvia, Cds] Il governo non ha fatto grandi promesse agli imprenditori e ha ribadito interventi non inediti: «Già dai prossimi provvedimenti, continuerà a intervenire su fattori di contesto fondamentali per la produttività e la competitività delle imprese come le infrastrutture (investimenti per 50 miliardi di euro entro fine legislatura), l’innovazione, la ricerca, la semplificazione fiscale e l’efficienza della macchina giudiziaria». E l’ennesimo Consiglio dei ministri fiume di ieri è servito proprio a mettere nero su bianco il cronoprogramma. [Masci, Sta]
• Dopo l’incontro le associazioni degli imprenditori hanno tenuto una conferenza stampa nella sede dell’Abi per esporre i temi trattati con il governo. Masci (Sta): «Quali sono gli accordi? Li espone Mussari, li specificano gli altri, e sono sintetizzabili in tre “promesse” (nulla di più): la prima, l’Iva non sarà aumentata a luglio prossimo perché si troveranno con la spending review i sei miliardi e mezzo necessari alla bisogna. La seconda, la direttiva europea sui tempi di liquidazione dei pagamenti alle imprese da parte delle amministrazioni pubbliche sarà recepita entro novembre ma varrà per il futuro, quanto al pregresso Dio provvede. La terza, la delega fiscale troverà compimento entro l’anno. Punto».
• Palazzo Altieri, sede dell’Abi, magnifico palazzo seicentesco dove hanno abitato, tra gli altri, Anna Magnani e Carlo Levi. ]Martini, Sta]