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 2012  settembre 06 Giovedì calendario

Approvato il decreto sanità. Ecco le nuove regole

• Dopo oltre sette ore di riunione, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sanità. Alla fine il provvedimento voluto dal ministro Renato Balduzzi è composto di 16 articoli. Mario Monti, in conferenza stampa, ha parlato di «un decreto importante e complesso di cui mi rallegro col ministro». Il decreto ha un filo conduttore: «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese attraverso la tutela della salute». Spiega la De Bac sul Cds: «Ecco allora il potenziamento della medicina del territorio da realizzare attraverso l’aggregazione di più studi e specialisti. Il cittadino in qualsiasi ora del giorno e della notte avrà la garanzia di essere visitato. “Senza il territorio gli ospedali non possono funzionare con efficienza – ha sintetizzato Balduzzi – nasce una nuova alleanza tra medici e pazienti». Più trasparente la libera professione dei camici bianchi all’interno dell’ospedale. L’attività viene messa in rete affinché i pagamenti siano tracciabili. Il paziente non dovrà sospettare l’esistenza di un “percorso alternativo e più rapido” per ricevere cure Tra i punti più discussi quello sulla responsabilità dei professionisti della sanità. Introdotto un Fondo per garantire la copertura assicurativa dei camici bianchi vittime di denunce e prevenire il fenomeno della medicina difensiva e della prescrizione di esami inutili. Braccio di ferro tra Salute e ministero della Giustizia sulla colpa lieve che il decreto escluderà dai contenziosi se sono state seguite buone pratiche».

• Ha retto solo in parte il pacchetto sugli stili di vita. La vera novità rispetto al testo originale riguarda la prevenzione delle morti sul campo sportivo. Obbligo per le società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori. Quindi palestre, circoli di tennis, piscine. Verranno definite in un decreto le procedure per la certificazione all’attività sportiva. Sparita la tassa su bevande zuccherate e superalcolici che sarebbe servita a frenare il consumo di prodotti altamente calorici o dannosi. Viene introdotto l’obbligo per le aziende di vendere dal gennaio 2013 succhi con un contenuto di frutta di almeno il 20%, contro il 12% attuale. Sopravvissuta la norma sui videogiochi. Le slot machine dovranno mantenere una certa distanza (200 metri nell’ultima proposta anziché 500) da ospedali, scuole e centri giovanili. In compenso, stretta sulla pubblicità di lotterie, giochi d’azzardo e scommesse che scompariranno da radio e tivù dalle 16 alle 19.30 e in prossimità dei programmi per giovani. [De Bac, Cds]

• «Al via libera si è arrivati dopo ore passate a spulciare articolo per articolo, comma per comma, il decretone. Con Balduzzi impegnato a spiegare puntigliosamente, su ogni disposizione, dai videogiochi al latte crudo, perché era necessario ricorrere a un decreto legge anziché a un semplice disegno di legge. Che visti i pochi mesi a disposizione per approvarlo da qui a fine legislatura si sarebbe trasformato in un semplice elenco di buone intenzioni. Il titolare della Salute è partito da una premessa, la stessa contenuta nella relazione di 33 pagine che ha accompagnato il provvedimento: “I requisiti di necessità e urgenza – avrebbe spiegato Balduzzi – sono dati dal fatto che con altrettanti provvedimenti urgenti si sono tagliati quasi 10 miliardi al fondo sanitario da qui al 2014. E allora con altrettanta urgenza è necessario riordinare l’intero settore per utilizzare al meglio le risorse che restano”». [Russo, Sta]

• Il parere di Schiavi del Cds sul decreto sanità: «Non sarà facile il percorso del decreto legge, come non sarà facile mettere alla prova le Regioni che questi provvedimenti dovranno rendere operativi sul campo. Ci sono gli incentivi? C’è la capacità di avviare innovative sperimentazioni nelle città e nelle province? Se il sistema che si è interposto tra medico e paziente va cambiato, come sta cambiando in tutta Europa, quali saranno gli strumenti attuativi che i governatori e i loro assessori alla Sanità riusciranno ad applicare per dare garanzie ai medici che si associano? Il patto per la salute, al di là della confusione iniziale, metterà tutti alla prova, dal territorio all’ospedale».