Rassegna, 5 settembre 2012
A Venezia meno feste e meno incassi ma più qualità
• Sul Cds Mereghetti difende quest’edizione del Festival di Venezia dalle accuse di essersi ormai impoverita, aver perso pubblico e fascino. Scrive: «Quest’anno sono in cartellone 76 titoli, contro i 140 dell’anno scorso: quasi il 50 per cento in meno. È un bene? È un male? Personalmente mi sembra una scelta positiva, perché lo scopo di un festival è selezionare, non accatastare. Comunque, gli incassi di biglietti e abbonamenti scesi solo dell’8 per cento sembrano lì a dimostrare (l’ha fatto notare il presidente Baratta) che la Mostra non ha perso particolari fette di presenze, anche perché con meno film e più repliche il pubblico si può distribuire meglio. È un fatto incontestabile che ci siano meno curiosi, meno cacciatori di autografi, meno resse, ma se il 20 per cento degli italiani ha rinunciato alle vacanze per la crisi non si capisce perché avrebbe dovuto correre al Lido».