Rassegna, 5 settembre 2012
In 77 mila per i test di medicina
• Ieri mattina 77 mila studenti hanno tentato di superare i test per l’ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso delle facoltà di Medicina e Odontoiatria. Uno su otto di loro riuscirà ad accedere ai posti disponibili: 10.173 in Medicina e circa 900 in Odontoiatria. I risultati saranno noti fra una decina di giorni ma le perplessità sono numerose e ieri chiunque avesse obiezioni ha trovato il modo di esprimerle. La Amabile sulla Stampa: «Davanti alle università di tutt’Italia l’Unione degli universitari ha organizzato un flash mob con cartelli simili a quelli stradali di divieto d’accesso ma nella striscia bianca era scritto “Università”. “L’Udu che da sempre si batte contro il numero chiuso manifesta il completo dissenso a questo sistema di sbarramento all’accesso al mondo delle università”. È il numero chiuso uno dei due motivi principali di polemica contro i test. Il Codacons ha chiesto al premier Mario Monti e al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo di eliminare il limite, sottolineando che la questione è all’esame della Corte Costituzionale e che, se i magistrati dovessero accertare l’incostituzionalità delle prove, sarebbero pronti a far partire una class action per i non ammessi».
• Alla Cattolica di Roma le prove sono tre volte più difficili della media nazionale: un candidato ogni 27 iscritti può sperare di superare i test. Valori piuttosto simili anche al Campus biomedico di Roma (25,3) e al San Raffaele di Milano (22,9), dove il numero di posti a disposizione è molto più basso rispetto alle richieste di ammissione. Nella media l’Università Federico II di Napoli con 8,8 e la Sapienza di Roma con 8,1 mentre a Varese c’è un posto ogni quattro iscritti ai quiz, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio della Conferenza Nazionale dei Corsi di Laurea delle Facoltà di Medicina e Chirurgia. [Amabile, Sta]