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 2012  settembre 03 Lunedì calendario

Inchiesta sulla società di Romney

• Il procuratore generale dello Stato di New York, Eric Schneiderman, ha aperto un’inchiesta per appurare se alcune delle maggiori società americane di private equity compresa Bain Capital, fondata da Mitt Romney, hanno commesso abusi nell’applicare pratiche di elusione fiscale grazie alle quali hanno pagato centinaia di milioni di dollari di imposte in meno. Scrive Gaggi sul Cds: «Un’arma che rischia di essere a doppio taglio perché se l’elusione è imponente e ha prodotto benefici economici dei quali il leader conservatore continua a godere ancora oggi, 13 anni dopo aver lasciato il gruppo specializzato in compravendita di società in crisi, è anche vero che quelle pratiche erano molto diffuse: sono avvenute per anni alla luce del sole ed erano generalizzate. Per quanto se ne sa, l’Irs, il fisco federale, non le ha mai contestate apertamente: perché allora il procuratore si muove solo oggi, in piena campagna elettorale e con i riflettori sulle abitudini fiscali di Romney riaccesi qualche giorno fa alla pubblicazione di 900 pagine di documenti finanziari e fiscali di Bain Capital sul sito Gawker.com?».  

• Nell’inchiesta che riguarda anche la società di Romney tutto ruota attorno alla «management fee waiver»: espressione misteriosa per indicare l’abitudine di molte di queste società di trasformare le fee, le provvigioni incassate dai clienti (tassate al 35 per cento) in capital gain sui quali si paga solo il 15 per cento. Si paga meno perché si tratta di un investimento che comporta rischi, ma nel caso specifico queste società di private equity non rischiavano nulla. Ma nessuno, fin qui, ha avuto nulla da ridire. [Gaggi, Cds]  

• Rampini (Rep): «Il procuratore Schneiderman è un democratico, occupa quella carica elettiva dal gennaio 2011 dopo aver sconfitto un candidato repubblicano. Ha ereditato il compito di “sceriffo di Wall Street”, occupato prima di lui da Eliot Spitzer ed Andrew Cuomo. È già stato protagonista di importanti battaglie giudiziarie per disciplinare la finanza. È anche membro di una task force anti-frodi voluta da Barack Obama».