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 2012  agosto 31 Venerdì calendario

Intercettazioni, Napolitano: «Non sono ricattabile»

• Con una nota ufficiale il Quirinale ha risposto alla pubblicazione da parte del settimanale Panorama di una «ricostruzione» delle telefonate intercettate tra il capo dello Stato e l’ex ministro Nicola Mancino. «Nuovo apice della campagna di insinuazioni e sospetti. Risibile è la pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter “ricattare” il capo dello Stato» scrive il Colle. L’articolo del settimanale suscita reazioni opposte, con quasi tutte le forze politiche che si schierano in difesa del presidente della Repubblica, molti distinguo nel Pdl e critiche da Italia dei valori e Lega. Con il Colle si schiera il presidente del Consiglio Mario Monti che, «nel corso di un colloquio telefonico, ha espresso la piena e profonda solidarietà sua personale e dell’intero governo, di fronte alle inaccettabili insinuazioni comparse sulla stampa». [Trocino, Cds]

• Racconta Trocino (Cds): «Il settimanale della Mondadori, con il titolo “Ricatto al presidente – La verità sulle intercettazioni che scottano”, rivela le “indiscrezioni” sul contenuto delle telefonate di cui si parla da settimane. Secondo Panorama, si tratterebbe di “giudizi privati e taglienti” su Antonio Di Pietro, Silvio Berlusconi e sui magistrati di Palermo. La nota del Quirinale stigmatizza il “clamoroso tentativo di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni. Alle tante manipolazioni si aggiungono, così, autentici falsi“. In un secondo passaggio si fa riferimento al conflitto di attribuzione: “Il presidente, che non ha nulla da nascondere ma valori di libertà e regole di garanzia da far valere, ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi in termini di principio sul tema di possibili intercettazioni dirette o indirette di suoi colloqui telefonici, e ne attende serenamente la pronuncia. Quel che sta avvenendo, del resto, conferma l’assoluta obbiettività e correttezza della scelta compiuta di ricorrere alla Corte costituzionale a tutela non della sua persona ma delle prerogative proprie dell’istituzione”. Infine, il passaggio finale, nel quale si definisce “risibile la pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter “ricattare” il capo dello Stato”. E si conclude così: “A chiunque abbia a cuore la difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere ogni torbida manovra destabilizzante”».

• «Prevedibile è parso il senso della missione di Gianni Letta sul Colle, nel tardo pomeriggio: secondo i boatos di Montecitorio doveva assicurare che il Cavaliere non c’entra nulla con le “rivelazioni” del settimanale di famiglia, Panorama, i cui titoli hanno evocato l’idea del “ricatto”. Prevedibile pure la leadership del fronte che ha messo sulla graticola il presidente, e là vuole tenerlo, in un euforico cupio dissolvi dal quale non si salverebbe nulla. Su tutti, Antonio Di Pietro. Il quale conferma i toni provocatori delle ultime settimane e sfida Napolitano a rendere noto lui stesso il contenuto delle telefonate con Nicola Mancino registrate (e non distrutte) dalla Procura di Palermo». [Breda, Cds]