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 2012  agosto 30 Giovedì calendario

Si apre il Festival di Venezia con il film di Mira Nair

• Un grande applauso ha salutato ieri la prima proiezione del Fondamentalista riluttante, il film della regista indiana Mira Nair che ha inaugurato la 69esima edizione del festival di Venezia. Racconta la trama Caprara sulla Stampa: «La storia si snoda intorno all’incontro tra il giovane professore pakistano Changez Khan (Riz Ahmed) e quello che gli si presenta come un giornalista americano, Bobby Lincoln (Liev Schreiber), in una sala da tè di Lahore. Il primo ricostruisce la vicenda della sua vita, l’educazione tradizionale ricevuta in famiglia, il sogno della vita americana, gli studi a Princeton, la carriera di brillante analista finanziario a Wall Street, l’incontro con la fotografa e artista Erica (Kate Hudson) con la quale pensava di costruire la sua vita futura. Tutto fino al giorno dell’attentato alle Torri Gemelle. Da quel momento l’universo di Changez inizia a sbriciolarsi, gli orizzonti cambiano radicalmente, la violenza s’insinua negli equilibri della sua esistenza di giovane rampante e ben vestito, la prospettiva cambia, alle aggressioni immotivate, come l’umiliante perquisizione imposta dalla polizia americana prima di salire su un aereo, non si può che rispondere con uguale aggressività: “Negli ultimi anni abbiamo visto molti film sulle guerre in Iraq e in Afghanistan, ma sempre raccontate dal punto di vista americano. In questa storia l’incontro tra i personaggi rispecchia il reciproco sospetto con cui si guardano il Pakistan e l’America. A causa della guerra americana contro il terrorismo, Changez vive un’esperienza di mutamento totale”».

• Sul red carpet di Venezia ieri sera si sono presentati, tra gli altri, due ministri, Ornaghi e Clini e il presidente della Corte Costituzionale, più il presidente della Rai Tarantola in verde speranza scortata dal vertice di Raicinema. E poi, «Valeria Marini praticamente nuda ma insaccata in una rete, Marina Ripa di Meana con le corna da Lucifero in testa, Bruno Vespa sempre più abbronzato e persino Ennio Doris, quello della banca che ti gira intorno. Gianpaolo Letta, ad di Medusa, si conferma il più affabile di tutti, buon sangue non mente e c’è il principe Giovanelli, una certezza anche quando tutto intorno il mondo crolla. Il neo direttore Barbera, già uso a questi spalti sta al tappeto rosso come il topo sta al formaggio. Stringe mani e bacia. Per esempio la madrina Kasia Smutniak, in rosso fuoco che sceglie piccoli bottoni di brillanti Bulgari, orecchini da bagliore a giorno. Bacia Violante Placido e quasi ignora Isabella Adriani con diadema in testa e vestito da fatina. S’illumina quando vede Laetitia Casta con un abito di pizzo che lascia vedere culotte e reggiseno in pieno stile Dolce e Gabbana».