Rassegna, 30 agosto 2012
Legge 40, il governo pensa al ricorso
• Dopo la sentenza della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che condanna l’Italia per il carattere contraddittorio e lesivo «della vita privata e familiare» della legge 40 sulla fecondazione assistita, il ministro della Salute Renato Balduzzi ha fatto sapere che «c’è un orientamento del governo per presentare ricorso sulla sentenza della Corte di Strasburgo sulla Legge 40, allo scopo di avere un chiarimento giurisprudenziale». La segretaria dell’associazione radicale Luca Coscioni, Filomena Gallo, che è anche avvocato e giurista, fa notare al ministro una questione tecnica, e cioè che «il ricorso finalizzato a “chiarire” in realtà non esiste. O si rispetta la sentenza o la si contesta». E quindi svela un carattere di opportunità politica dietro il ricorso, peraltro solo annunciato: «Il mio intendimento – dice infatti il ministro – è quello di proporre al Cdm l’intenzione di fare ricorso contro la sentenza della Corte europea». [Masci, Sta]