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 2012  agosto 28 Martedì calendario

Legge elettorale, si va in Parlamento senza accordo

• Ieri Antonio Di Pietro ha attaccato sulla legge elettorale dicendo che quello che stanno combinando Abc, cioè Alfano, Casini e Bersani, è «peggio del Porcellum, è un superporcellum perché i cittadini daranno il voto ai partiti che si accorderanno come vorranno solo dopo. Così le carte vengono truccate». In realtà, come scrive La Mattina sulla Stampa, «l’accordo tra i partiti non c’è, non c’è mai stato per la verità, nonostante siano state strombazzate intese ormai chiuse. L’effetto sarà di procedere in Parlamento a colpi di maggioranze variabili. “Non vedo dove sia lo scandalo – spiega il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri – visto che in una lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato, prima dell’estate, il capo dello Stato chiese di mettere ai voti le varie proposte pur di superare l’attuale legge. Si lasci decidere alle aule senza costrizioni. Il Pd accetti questo metodo libero e democratico”. Ecco quindi quello che il Popolo delle libertà, per mettere in difficoltà Bersani, chiama il “Metodo Napolitano” e verrà presentato domani da Gaetano Quagliariello al comitato ristretto di Palazzo Madama che il presidente del Senato Renato ha voluto per aiutare l’accordo. Ci sarà, dunque, un nulla di fatto, non ci sarà un testo base della strana maggioranza sempre più strana. E Quagliariello chiederà, appunto, che si cominci ad esaminare comunque uno dei testi già depositati in Commissione. Magari il suo dove vengono indicati i punti in comune, lasciando al libero voto dell’aula il resto, cioè quello che ancora divide».