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 2012  agosto 28 Martedì calendario

Bersani-Grillo, ancora polemiche

• Alla festa del Pd di Reggio Emilia Pierluigi Bersani è tornato sulla polemica con Beppe Grillo. Giovannini (Sta): «Non sono Grillo e i grillini a essere fascisti, ma nella polemica contro il Pd, il leader del Movimento Cinque Stelle ha adoperato un linguaggio e toni di tipo fascista. “Io non do del fascista a nessuno – dice Bersani –. È inutile che facciano tutto questo chiasso e dicano insulti, perché so benissimo che il Partito nazionale fascista non c’è più e che siamo in altri tempi”. Anzi, il movimento di Grillo “pone anche delle domande che ci interrogano su tante questioni”, e quanto al web, il leader Pd si dice “assolutamente favorevole alla libertà della Rete”. Tuttavia, spiega, “parlare di cadaveri, di seppellimenti e zombie, è usare un linguaggio fascista. È vero o non è vero? A questa domanda vorrei una risposta. Toni e linguaggi del genere non vanno usati con nessuno”. (…) E quanto alle alleanze, “tra Casini e Vendola, io mi tengo Vendola. Ognuno organizza il suo campo e Casini non è nel centrosinistra. Dopodiché questo centrosinistra deve essere aperto”».  

• Secondo Roberto Weber, direttore della società di sondaggi Swg, il Movimento 5 Stelle al momento vale «non meno del 15%». E sull’attacco di Bersani a Grillo dice: «Bersani sceglie il contesto della festa dell’Unità e un termine desueto, “fascismo”, che rispetto alle paure attuali degli italiani appare decontestualizzato. Inoltre, nel Pd usano spesso, come fa D’Alema, un intercalare frequente: “Siamo un grande partito”. Ma a chi interessa? Agli elettori che lo votano con fatica per le contraddizioni interne, come la convivenza Fioroni-Fassino? Una rugginosità che viene dagli anni ’50. Un errore che Renzi non farebbe mai». [Pitoni, Sta]