Rassegna, 28 agosto 2012
Monti dal Papa, faccia a faccia sull’euro
• Mario Monti ieri ha incontrato prima Giorgio Napolitano al Quirinale, poi è andato a Castel Gandolfo da Benedetto XVI. Il faccia a faccia con Napolitano ha avuto per tema le riforme e la crisi finanziaria globale. Con il Papa, informa un comunicato d’Oltretevere, si sono soffermati per tre quarti d’ora (tantissimo, secondo gli standard vaticani) «sulla situazione europea, sulle principali sfide che l’Ue sta affrontando e sul contributo dei suoi cittadini», in particolare le giovani generazioni. Scrive Magri sulla Stampa: «A sentire fonti informate, il colloquio è stato chiesto da Monti che tra sette giorni riceverà a Roma il presidente francese Hollande, ma soprattutto domani alle 12 in punto siederà a tavola con la Cancelliera Merkel (lì a Berlino si pranza prima che da noi) per un confronto denso di incognite. Da ciò sarebbe malizioso, e forse parecchio irriverente, dedurre che il premier abbia chiesto al Papa tedesco di dispiegare in patria la sua influenza per dare una mano all’Italia. O che addirittura il premier abbia invocato su di sé una speciale benedizione... La verità è più semplice: tra Joseph Ratzinger e Mario Monti ormai c’è una consuetudine. La prima volta che s’incontrarono fu il 18 novembre scorso, quando Benedetto XVI era in partenza per il Benin».
• Sulla visita di Monti a Benedetto XVI Bei su Rep: «In buona forma fisica, allegro, il Papa si è congedato con un incoraggiamento: “Grazie di essere venuto a trovarmi qui, vada avanti con il suo lavoro: ha tutto il nostro sostegno in Europa. Condividiamo le sue preoccupazioni e le sue speranze”. Un privilegio, quello di essere ricevuti nella residenza estiva del Papa, riservato solo ai capi di Stato. L’ultimo premier ad aver varcato la soglia del castello era stato un certo Giulio Andreotti».
• Quello di ieri tra Monti e il Papa è stato il settimo incontro in dieci mesi. [Magri, Sta]