Rassegna, 27 agosto 2012
Mini-riforma della sanità: ecco cosa cambia
• Il decreto sulla sanità che il ministro Renato Balduzzi porterà in Consiglio dei ministri venerdì cambia il lavoro dei dipendenti ospedalieri con attività intra-muraria, la libera professione svolta in ambito aziendale in strutture esterne, la cosiddetta «allargata». Più controlli e trasparenza. Cambia l’organizzazione dei medici di famiglia chiamati ad aggregarsi in associazioni per garantire un’assistenza 24 ore su 24 sul territorio in modo da decongestionare i pronto soccorso. Disegnato poi un nuovo sistema di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie non più scelti dal presidente della Regione ma dalla Giunta. Anche i concorsi per primariati vengono congegnati in maniera da renderli meno permeabili alle infiltrazioni della politica. [De Bac, Cds]
• Bocci (Rep) sulla riforma sanitaria: «Il cambiamento che inciderà di più sui cittadini, tra tutte le norme dell’atto che il ministro Renato Balduzzi porterà in Consiglio dei ministri, è quello sugli studi dei medici di famiglia. Si prevede la creazione di gruppi di professionisti – che potranno lavorare anche con pediatri, guardie mediche, specialisti e infermieri – che gestiranno insieme strutture aperte tutto il giorno, dove gli assistiti troveranno sempre una risposta a molti dei loro problemi di salute. Se non sarà il loro dottore a dargliela, ci penserà un altro medico del maxi ambulatorio. A qualsiasi. “Stimiamo che per mandare avanti questi studi ci vogliano 15-25 dottori – spiega Giacomo Milillo, segretario del sindacato di categoria con più iscritti, la Fimmg – Siamo contenti che il decreto raccolga le nostre proposte di rifondazione della professione del medico di famiglia ».