Rassegna, 24 agosto 2012
Ucciso in spiaggia a Terracina boss della camorra
• Gaetano Marino, 48 anni, boss camorrista del clan degli Scissionisti, in guerra con la cosca Di Lauro, è stato assassinato sul lungomare di Terracina, a due passi dalla spiaggia, sotto gli occhi di decine di passanti, da un commando che si è dileguato a tutto gas su una “Punto”. Almeno quindici colpi di pistola, di cui sei al bersaglio, poi la fuga. Gli agenti del questore Alberto Intini sono ora sulle tracce dei killer, almeno due, che hanno subito puntato verso sud, in direzione di Napoli. Lugli (Rep): «Detto “O Moncherino” o “Mani di legno” per le gravi amputazioni provocate negli anni 90 dallo scoppio di un ordigno che stava piazzando sotto casa di un boss di Sant’Antimo, Gaetano Marino era stato al centro una dura polemica dello scrittore Roberto Saviano per un’apparizione alla Rai, nel dicembre del 2010, in una trasmissione in cui cantava la figlia. Ex tossicomane, poi salito ai vertici del clan dopo un periodo in comunità. Gaetano era stato sospettato dell’omicidio di un capopiazza che aveva osato schiaffeggiarlo. Il padre Crescenzo detto “McKay” fu assassinato nel 2005, il fratello Gennaro è in carcere, in regime di 41 bis. Arrestato nel 2004 sulla costiera sorrentina, Gaetano Marino era libero e trascorreva tranquillamente le vacanze con la famiglia. A Terracina era arrivato domenica scorsa».
• Gaetano Marino, che la camorra della periferia nord di Napoli chiamava in segreto fino a ieri ’o pazzo o lo schizzato per la lunga consuetudine con la cocaina. [Sannino, Rep]