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 2012  agosto 24 Venerdì calendario

Grecia, pugno duro contro gli evasori

• Livini su Rep fa notare che il governo greco ha cominciato a combattere seriamente l’evasione fiscale: «Le squadre speciali dell’erario hanno battuto a tappeto la scorsa settimana le isole dell’Egeo, staccando migliaia di verbali. Il 55,7% dei locali “visitati” non faceva scontrini, con Naxos (73,8%) in cima alla lista nera dei paradisi offshore made in Greece. Un caso? No. A Zante qualcuno ha pensato di andare a spulciare la lista dei 650 ciechi che percepivano 350 euro al mese di assegni statali a testa. Sorpresa: quelli veri erano 50. E agli altri – tra cui cacciatori dalla mira infallibile e taxisti – è stato ritirato il sussidio. Certo, qualche resistenza c’è. Sull’isola di Hydra la folla ha
attaccato la polizia che voleva arrestare un ristoratore reo di non rilasciare ricevute. Ma con teutonica severità, le forze dell’ordine sono riuscite ad avere la meglio. Fin qui il folklore. Buono per i titoli sui giornali e per aiutare la Cancelliera a convincere i suoi concittadini che la Grecia merita una seconda chance. La realtà però è che Samaras, malgrado la vulgata, non arriva a Berlino a mani vuote. Yannis Stournaras, il ministro delle finanze, tace. Ma i suoi uomini (e il budget dello Stato) sono prodighi di informazioni: “Guardi i numeri, parlano da soli”. Eccoli in fila: Atene ha ridotto del 16% da 31 a 26 miliardi l’anno gli stipendi del settore pubblico, ha tagliato le spese statali del 18%, ha ridotto del 22% il salario minimo. Risultato: il costo del lavoro è sceso del 3% lo scorso anno e del 9% nel primo trimestre del 2012, il rapporto deficit/Pil è crollato a ritmi da Guinness dal 10,4% del 2010 al 2,2% del 2011».